Il 25 febbraio 1798 arriva a Siena papa Pio VI. Arrestato a Roma, per conto di Napoleone, dal generale Berthier durante l'invasione francese, il pontefice chiese ospitalità al Granduca di Toscana, Ferdinando III.
Autorizzato dal Direttorio partì per Siena dove rimase circa tre mesi alloggiando nel convento di Sant'Agostino, anche se dopo il terribile terremoto del 26 maggio fu trasferito nella villa di Torre Fiorentina.
Giunse però l'ordine di partire per Firenze e così il 1 giugno Pio VI lasciò Siena.
La lapide che lo ricorda si trova nel Pignatello e immortala il momento in cui il pontefice, passeggiando per questa via, si fermò a benedire le monache che lì risiedevano inserendo, si dice, il piede proprio nel foro sul quale è stata posta la lapide affinché le religiose lo baciassero.

La lapide
Pio VI pare che avesse dei piedi davvero brutti tanto che Pasquino scriveva ironico: "Roma guarda Pio! Non è Pio e un mimo dalla fluente chioma e dal vezzoso piede!".