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- 1 gennaio -

1963: esordisce il complesso musicale "I delfini"





prima serata della formazione all'Hotel Italia a Siena


  
Il primo di Gennaio del 1963 fu l’inizio dell’anno di riunione, fondazione ed esordio del Complesso Musicale “I Delfini”.
Presso l’ancora giovane Hôtel Italia in Via Cavour a Siena avvenne infatti il debutto del gruppo nella prima storica formazione composta da Lorenzo Benvenuti (detto “Cipresso” in virtù della sua altezza) al pianoforte, Fabio Ticci (“Titti”) al basso, Carlo Borgogni quale cantante, Marco Terzani alla chitarra “solista”, Pasquale Petroni alla tromba e Antonio Fommei alla batteria.
Al tempo erano ancora poco diffuse e soprattutto costose le tastiere portatili e così tra i primi faticosi impegni che avrebbero potuto minare la volontà del gruppo era quella di trasportare in sala un vero pianoforte e riportarlo via… ma così non fu.
Dai “Delfini”, dotati di una notevole bravura, si potevano ascoltare, molto ben riprodotti, i successi del momento e così un gruppo di giovani estimatori aveva preso a seguirli nelle sale da ballo che ospitavano la loro ottima musica: l’”Elefante” (Società della Contrada della Torre), il “Fontenova Club” (nei locali della Contrada della Lupa) ed in seguito i “Riuniti” (nella lussuosa sala da concerto un tempo sede di un Circolo con tanto di balconate) situata in via Pantaneto ma con l’ingresso un po’ “dissimulato” in un portone di via del Porrione… di pomeriggio e/o dopocena piene all’inverosimile.


Hotel Garden, anno 1976


Pochi anni e la formazione subì una prima modifica con l’aggiunta di Giulio Gori alla chitarra ritmica, il subentro di Adolfo Ermini alla batteria e l”uscita” del trombettista.
Con successo e celebrità crescenti le esibizioni del gruppo oltrepassarono i confini della provincia e della regione, tanto che da un avvocato di Padova giunse ai componenti una diffida dall’uso del nome “I Delfini”, dato che lo stesso nome risultava già “depositato” da un complesso musicale padano che aveva, tra l’altro, registrato alcuni dischi… ma il problema si risolse assumendo la nuova denominazione di “I Delfini di Siena”.


(clicca sulla copertina per ascoltare "La vita continua")


L’evoluzione musicale del gruppo permise ad alcuni componenti di riuscire a creare canzoni proprie e la decisione di fissarle in un disco non si fece attendere e portò alla scelta di due brani dal titolo “La vita continua” e “L’ora della verità”. Si era nel 1967 ed un autofinanziamento permise ai “nostri” di recarsi a Firenze presso lo “Studio 2” del marchio GRS (produttore tra l’altro di amplificatori musicali) dove in una sola serata i due pezzi furono registrati su nastro magnetico, stampati su disco bifacciale a “45 giri” al minuto e riprodotti in un relativamente alto numero di copie.
Alcuni di questi dischi furono distribuiti agli amici, altri venduti fino a rappresentare oggi una preziosa rarità nei cataloghi del mercato dell’usato dei dischi “beat”.
Tragicamente nel mese di Luglio dello stesso 1967 la morte sottrasse ai Delfini Marco Terzani, il chitarrista… tuttavia il gruppo riuscì a proseguire il suo cammino musicale con l’ingresso di Massimo Mercurio alla chitarra solista e di Fabio Corbelli (Doddo) in sostituzione di Gori alla chitarra ritmica.
A questo punto il repertorio godé di un notevole arricchimento ed ai pezzi di stile “pop” e “dancing” si aggiunse l’esecuzione di tutt’altro che facili composizioni “rock” di artisti singoli e gruppi quali Black Sabbath, Led Zeppelin, Cream e del celebratissimo Jimi Hendrix…
La metà degli anni ’70 vide avvicendarsi al basso più musicisti di ottimo livello quali Franco Caroni, Piero Cambi e Franco Boccucci e mentre Neri Corsini sostituì “Cipresso” Benvenuti alle tastiere, Mercurio si associò al gruppo di Riccardo Fogli e venne sostituito alla chitarra dal giovane e innovativo “Gilla”, al secolo Alberto Mattei.


(clicca sull'immagine per ascoltare "The final countdown"")


Insieme a diversi interventi nella formazione di altri musicisti, il repertorio ed il sound proseguirono nel tempo la loro evoluzione fino al genere “funky style” ed alla riproduzione dei primi vagiti della “disco music” … fino al 2007, quando Carlo Borgogni, la voce che dalla riunione del gruppo nel 1963 aveva virtuosisticamente padroneggiato il microfono principale, lasciò al futuro la gloriosa formazione dei Delfini di Siena.


questa pagina è stata curata da Franco Baldi