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PREAMBOLO
A Napoli nel gennaio 1799 fu proclamata una repubblica che esistette per alcuni mesi, sull'onda della Prima campagna d'Italia (1796-1797) delle truppe della Prima repubblica francese dopo la Rivoluzione francese. Il 7 maggio i francesi sono costretti a ritirarsi da Napoli, con il ritorno dei Borbone. Il 27 settembre 1799 l'esercito napoletano conquistò Roma mettendo fine all'esperienza repubblicana rivoluzionaria anche nello Stato Pontificio, reinsediandovi quindi il governo del Papa.
Nel 1801 gli interventi militari napoletani, nel tentativo di raggiungere la Repubblica Cisalpina, si spinsero fino a Siena, dove si scontrarono senza successo con le truppe d'occupazione francesi di Gioacchino Murat. Alla sconfitta delle truppe borboniche seguì l'armistizio di Foligno, il 18 febbraio 1801, e in seguito la pace di Firenze tra il sovrano di Napoli e Napoleone; in questi anni furono varati anche una serie di indulti che permisero a molti giacobini napoletani di uscire dalle carceri. Con la pace di Amiens invece, stipulata dalle potenze europee nel 1802, il Mezzogiorno fu provvisoriamente liberato dalle truppe francesi, inglesi e russe, e la corte borbonica da Palermo tornò ad insediarsi ufficialmente a Napoli.
- Adì 14 Gennaio 1801 -
(testo tradotto dal latino) Un soldato, secondo quanto apparve chiaro nella descrizione,
dell'esercito del Re di
Napoli, nel calore della battaglia iniziata tra i soldati delle
Gallie e le predette
falangi dei Siciliani, presso la piccola chiesa di S.Antonio,
detto il Comune dello
Stellino annesso di questa chiesa parrocchiale di Marciano; il
predetto ricevuta una
ferita mortale nella parte sinistra dell'inguine, rovinato a
terra per l'esplodere di uno
schioppo*, fu trovato morto. Lo stesso era arruolato fra i
soldati a cavallo, era un
giovane di aspetto mediocre*, di circa 24 anni, di non
mediocre statura*, i capelli e la
barba non erano di colore castano scuro* ed era privo
totalmente di vestiti militari, per
cui sarebbe stato impossibile venire a sapere il nome e la
nazionalità. Deposto di sera
tardi nel predetto piccolo tempio, di mattina, - ultimate in
primo luogo le debite esequie
- fu tumulato da me sottoscritto Parroco presso la detta chiesa,
in un angolo nella parte
sinistra del Campo Santo.
- Adì 14 Gennaro 1801 -
Fù dato sepoltura nel Campo Santo di questa Cura* di
S.Petronilla presso Siena premesse le
consuete esequie fatte da me predetto Parroco ad un Uomo
Napolitano trovato morto à Torre
Fiorentina in occasione della Battaglia* seguita frà i
Napolitani, ed i Francesi, avendo
ricevuto un archibugiata nel petto il dì 14 detto a' Ore 9½
della mattina, anzi alle Ore
10 come per relazione del Sig. Francesco figlio del Sig.
Giuseppe Benvenuti Agente à Torre
Fiorentina, quale d'ordine del Comandante Francese fece
trasportare detto defonto alla
Chiesa per tumularsi.
* PER L'ESPLODERE DI UNO SCHIOPPO = Per una fucilata.
* DI ASPETTO MEDIOCRE = Piuttosto magro.
* DI NON MEDIOCRE STATURA = Abbastanza alto.
* NON ERANO DI COLORE CASTANO SCURO = Di colore castano chiaro.
* CAMPO SANTO DI S.PETRONILLA = L'antica chiesa di S.Petronilla,
ricostruita nel 1721 dal
Parroco Giacomo Cumini, si trovava ove oggi è la Piazza 3
luglio. Accanto alla chiesa era
il cimitero a sua volta ricostruito, con la stanza mortuaria,
nel 1792 dalle Monache del
Convento di S.Petronilla. Il cimitero venne utilizzato per i
defunti della Parrocchia e
dei dintorni fino al 1894, allorchè venne soppresso per ordine
del Comune di Siena. Il
terrano venne quindi venduto nel 1929.
* BATTAGLIA = Come si legge nei registri del Santa Maria della
Scala, altri caduti di
questa battaglia furono:
Agostino Vandoni scapolo militare di Roma morto il dì 14 detto
Giovanni Pietro Fusco scapolo militare di Napoli morto il dì
14 detto
Francesco Sabella scapolo militare dell'Abruzzo morto il dì 15
detto
Carlo Ignazio Grasi scapolo militare di Napoli morto il dì 16
detto
Niccolò di Tommaso Luciani militare dell'Abruzzo morto il dì 20
detto
Antonio Gaiani di Bologna militare Cisalpino morto il dì 22
detto
Stranamente non figurano francesi, infatti militari transalpini e
polacchi, loro alleati,
defunti all'ospedale, se ne trovano solo a partire dall'11
febbraio e senza peraltro
specificare se per malattia o altro.
Archivio Arcivescovile di Siena, defunti di S.Petronilla 2707 e di S.Pietro e Paolo a Marciano 2677
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