www.ilpalio.org     ACCADDE OGGI

- 28 novembre -

1959: viene intitolata una via a Niccolò Scatoli, eroe della breccia di Porta Pia






  
Forse non tutti sanno che uno dei primi Bersaglieri entrati dalla breccia di Porta Pia il 20 settembre 1870 fosse un senese.
Si chiamava Niccolò Scatoli, nato a Chiusdino il 6 novembre 1845, ma abitante in via Roma n.5, nel territorio del Valdimontone .
Egli visse in un'epoca contraddistinta da fervidi ideali patriottici che spinsero migliaia di giovani a rischiare e offrire la loro vita affinchè si realizzasse l'unità d'Italia.
Anche da Siena molti giovani andarono volontari a combattere e Niccolò fu uno di questi. Già a soli 14 anni tentò di partire per la II guerra d'Indipendenza, ma non venne ritenuto idoneo per la giovane età.
Nel 1864 venne invece arruolato nel corpo dei Bersaglieri e l'anno successivo fu promosso caporale di tromba nel 34mo Battaglione.



La breccia di Porta Pia

Il suo battesimo col fuoco giunse nel 1866 a Custoza, dove pur ferito ad una mano, riuscì a salvare la vita dell'amico bersagliere Giuseppe Partini, caricandoselo sulle spalle.
Ma lo Scatoli è ricordato soprattutto perchè sua fu la tromba che incitò i compagni all'assalto della presa di Roma.
Le cronache dell'epoca raccontano, enfatizzando gli eventi che, nonostante fosse ferito gravemente alla gamba sinistra, proseguisse il combattimento, tentando addirittura di salvare la vita a un suo superiore.
Pare che solo la mattina seguente, dopo che la truppa si era accampata per la notte in Piazza del Popolo, egli si rendesse conto della gravità della ferita, ma era ormai troppo tardi e la gamba dovette essere amputata.



La breccia di Porta Pia

Dopo sei anni, tornò a Siena e riprese le sue mansioni all'Archivio di Stato, dove lavorava dal 1862.
La sua vita fu ancora molto lunga e chiuse gli occhi solo nel 1935.
A lui il Comune ha dedicato una via, una traversa di via Mentana e pure Roma, il 20 settembre 2011, in occasione del 141° anniversario della Breccia di Porta Pia, per rendere onore al suo coraggio e ricordarne il valore, gli ha intitolato il nome di un belvedere.




questa pagina è stata curata da Maura Martellucci e Roberto Cresti