Il suo battesimo col fuoco giunse nel 1866 a Custoza, dove pur ferito ad una mano, riuscì a salvare la vita dell'amico bersagliere Giuseppe Partini, caricandoselo sulle spalle.
Ma lo Scatoli è ricordato soprattutto perchè sua fu la tromba che incitò i compagni all'assalto della presa di Roma.
Le cronache dell'epoca raccontano, enfatizzando gli eventi che, nonostante fosse ferito gravemente alla gamba sinistra, proseguisse il combattimento, tentando addirittura di salvare la vita a un suo superiore.
Pare che solo la mattina seguente, dopo che la truppa si era accampata per la notte in Piazza del Popolo, egli si rendesse conto della gravità della ferita, ma era ormai troppo tardi e la gamba dovette essere amputata.

La breccia di Porta Pia
Dopo sei anni, tornò a Siena e riprese le sue mansioni all'Archivio di Stato, dove lavorava dal 1862.
La sua vita fu ancora molto lunga e chiuse gli occhi solo nel 1935.
A lui il Comune ha dedicato una via, una traversa di via Mentana e
pure Roma, il 20 settembre 2011, in occasione del 141° anniversario della Breccia di Porta Pia, per rendere onore al suo coraggio e ricordarne il valore, gli ha intitolato il nome di un belvedere.
