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- 24 agosto -

1987: muore don Alberto Luzzi fondatore dell’Oratorio della Magione





  
Il 24 Agosto 1987 don Alberto Luzzi, fondatore dell’Oratorio della Magione, fece ritorno alla casa del Padre.
Don Alberto era nato nel 1925 a Siena, in Fontebranda, da Angelo e Pia Barellini ed era rimasto per sempre un vero ocaiolo.
All’età di tre anni con la famiglia si trasferì nei Pispini e nel 1936 entrò in Seminario all’epoca situato in Piazza San Francesco.
Ordinato sacerdote nel 1948 dall’Arcivescovo Toccabelli celebrò la prima messa nella chiesa di Santo Spirito e, divenuto coadiutore del Ricreatorio Popolare Pio II del Costone, rimase in tale incarico fino alla nomina di Vicario della Pieve di San Giovanni sotto il Duomo, allora chiesa parrocchiale e, successivamente, Vicario della chiesa di San Pietro alla Magione in aiuto dell’anziano parroco don Gabriello Sozzi.
Nel 1961, deceduto don Sozzi, fu nominato Parroco e, nello stesso anno, annesso alla chiesa e alla canonica sorse l’Oratorio.



Don Alberto, provenendo dal Costone con il principio che l’Oratorio non dovesse, quando possibile, essere costituito solo da un locale interno, ebbe l’intuizione di far costruire un “campino” con pavimentazione in cemento sopra uno sterrato esterno adiacente alle mura.
Fu quello l’inizio di un’aggregazione di persone e soprattutto di giovani insieme ai quali egli cavalcò con grande entusiasmo, ma non senza difficoltà per un sacerdote ancora un po’ “all’antica”, le novità coraggiose del Concilio Ecumenico Vaticano Secondo col quale la Chiesa aveva chiamato a sé con successo tanti giovani cui non bastavano più la sola attività catechistica ed i pomeriggi in compagnia del pallone.



Don Alberto si trovò così a dover “reinventare” non senza entusiasmo ma di sicuro con gran sacrificio personale la sua azione pastorale, pur conservando verso i parrocchiani più anziani e tradizionali un’attenzione anch’essa rimasta nel tempo tanto apprezzata.
La morte lo colse all’improvviso, lasciando un grande vuoto in chi l’aveva comunque conosciuto… ma la sua Opera continua a vivere nello stesso “suo” tanto desiderato Oratorio naturalmente a lui intitolato, collegato alla Società Salesiana e dunque ispirato agli insegnamenti di San Giovanni Bosco.


questa pagina è stata curata da Franco Baldi