| |
L'11 febbraio 1435 la Signoria e il Capitano del Popolo incaricano Jacopo della Quercia (già menzionato nei documenti come Jacopo della Fonte, per il capolavoro fatto con Fonte Gaia) di provvedere alla realizzazione di una cancellata in ferro battuto per la cappella interna del Palazzo Pubblico. Jacopo elabora il progetto (perché non è solo uno scultore: è accertato che è anche un eccellente disegnatore) e affida l'opera ad un fabbro suo amico, Niccolò di Paolo, del cui figlio Mariano lo scultore è stato padrino di battesimo.

(cliccare sulla cartolina per ingrandirla)
Niccolò è probabilmente lo stesso che, dieci anni prima, ha realizzato una protezione in ferro per la Madonna di Gentile da Fabriano a Orvieto.
I lavori vanno per le lunghe e quando, nel 1440, Niccolò muore, la cancellata è ben lungi dall'essere completata. L'opera viene affidata, nel 1442, a Giacomo di Vita e a suo figlio Giovanni e verrà completata solo nel 1445. La cancellata, del peso di quasi 4 quintali, si può oggi ammirare come un capolavoro di ferro battuto.
|