UN TURCO GIA' SCHIAVO
- Domenica 21 Luglio 1720 -
Giuseppe, Turco fatto Cristiano chiamato nella Sua Setta Halij,
fatto Schiavo* nella
Valachia* domiciliato nel Luogo detto Rebanich*
dall'Illustrissimo Signore Capitano
Antonio Ariosti in occasione che militava in detto luogo per
Sua Maestà Cesarea* contro la
potenza Ottomana, essendo detto Giuseppe infermo, fù battezzato
privatamente in casa senza
solennità, e funzione alcuna dal Moltissimo Reverendo Signore
Agostino Scacci Vice
Parroco. Et il di 6 Ottobre 1726 fu supplito alla Sacre
Cerimonie* in questa chiesa
Plebana privatamente da me Francesco Viticchi Pievano alle
quali assistè in luogo di
compare il Nobil Signore Francesco Maria del Nobil Signore
Giovanni Battista Pericciuoli.
* SCHIAVO = A Siena gli schiavi, qualunque fosse la loro
origine, venivano indistintamente
chiamati "Tartari", anche se in realtà provenivano in massima
parte dal Libano, dagli
Stati dell'Europa dell'est, dalle Canarie e dalle coste
nord-occidentali africane. Il loro
commercio risale a prima del 1168 e divenne addirittura
fiorente nei secoli XIV e XV. Essi
non avevano neppure il diritto, sia pure formale, "di silenzio
o di sorriso" come invece
avveniva in altre città: non erano cioè tenuti ad esprimere,
sorridendo o no, un qualsiasi
parere sulla trattativa che stava avvenendo sulla loro pelle.
Dovevano d'altra parte,
ubbidienza cieca e pronta al proprio padrone che poteva
prestarli, noleggiarli, oltre che
venderli con un semplice atto privato. Le donne venivano
solitamente sfruttate come
bambinaie, cuoche, cameriere, mentre le più giovani, specie se
carine e di umore docile,
finivano per divenire compagne di letto del padrone, del quale
potevano diventare regolari
concubine, spesso con prole. A fianco di questi precisi doveri,
lo schiavo godeva però del
diritto di essere ascoltato e giudicato da un tribunale per
reati commessi fuori dalla
competenza padronale: ma la concessione alla quale tutti
tenevano di più, era quella della
"manomissione", cioè un atto che permetteva loro di tornare
liberi per concessione offerta
dal "proprietario". Il problema che scaturiva dalla ritrovata
libertà, consisteva
nell'inserimento nella vita sociale, infatti raramente agli
ex-schiavi era consentito di
poter avviare una qualsiasi arte o mestiere, finendo spesso per
essere reclutati al soldo
di qualche avventuriero senza scrupoli. Tutto questo cominciò a
decadere con l'avvento del
XVI secolo.
* VALACHIA = Valacchia, regione della Romania che si estende
dalle Alpi Transilvaniche al
Danubio.
* REBANICH = Nome probabilmente storpiato di qualche città slava.
* SUA MAESTA' CESAREA = Titolo onorifico concesso a Carlo VI
(1685-1740), Imperatore del
Sacro Romano Impero e ultimo discendente degli Asburgo in linea
diretta maschile. Il suo
esercito era condotto da Eugenio di Savoia il quale raggiunse a
soli 24 anni anni il grado
di Generale per i meriti e l'abilità dimostrata contro i
Turchi. Negli anni 1716 e 1717 li
vinse e conquistò così la Bosnia, la Serbia e la Valacchia.
* FU SUPPLITO ALLE SACRE CERIMONIE = Furono fatte tutte le
cerimonie previste.
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Battesimi di S.Giovanni Battista sotto la Metropolitana
- libro 1027
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