Il Palio dell'Assunta vede per la quarta volta consecutiva il successo di Aceto. Stavolta il fantino sardo ripaga alla grande l'Oca, Contrada che ne ha sempre gestito le prestazioni facendolo diventare il fulcro delle strategie paliesche.
La tratta è ricca di soggetti ambiti, Rimini va all'Oca, il rivale e compagno di scuderia Panezio tocca all'Aquila che ripone ancora fiducia in Spillo, dopo aver provato Marasma che si accorda con la Civetta per montare Quebel un po' malconcio.
Una prima mossa, che vede partire alla grande la Chiocciola col debuttante Urbino, viene annullata e si ricorre alla seconda busta. La Carriera è senza storia dalla mossa al terzo bandierino.
L'Oca sfrutta al meglio il primo posto, Aceto acquisisce subito un notevole vantaggio, dietro arrancano Selva, Civetta e Aquila, con Panezio molto al di sotto delle sue potenzialità.
Il distacco fra l'Oca e le inseguitrici si fa abissale, solo nelle posizioni di rincalzo il Palio è lottato con gli ottimi spunti di Pantera e Leocorno. Per l'Oca è nuovo trionfo, troppo netto per meritare ulteriori commenti.
Dopo-Palio movimentato per Ercolino che, per sfuggire alle ire dei contradaioli della Selva, si arrampica su un tetto.
(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)
















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