La tratta pone in primissimo piano l'Istrice con la titolata coppia Ciancone-Topolone, anche il Nicchio ha grandi speranze con la potente Ira che viene affidata a Rondone. Le prove scorrono via in tutta tranquillità, solo Vandala nel Drago ha qualche problema e viene esentata quattro volte su sei.
La mossa è particolarmente caotica, l'ingresso del Bruco coglie nettamente impreparati il favorito Nicchio, la Civetta e l'Onda con gli esordienti Frasca e Valente. Partono alla grande Pantera, Chiocciola e Drago che gira primo a San Martino dove si fa sotto minacciosamente l'Istrice e cade l'Aquila.
Il primo Casato viene affrontato quasi in gruppo da Pantera, Drago ed Istrice, Canapino ostacola Morino che cade coinvolgendo Ciancone e Rondone che con un grande recupero aveva portato il Nicchio a ridosso delle prime.
Canapino, senza zucchino, controlla agevolmente la situazione, dietro la Pantera quattro cavalli scossi che bloccano eventuali tentativi di rimonta. Arrivo trionfale per Canapino, per la Contrada di Stalloreggi un trionfo quanto netto tanto inatteso.
Questo Palio segna l'addio del "professore" di Manziana, Beppe Gentili detto "Ciancone", una carriera splendida caratterizzata da nove successi strepitosi su quaranta presenze sul tufo, dato paradossalmente modesto per un fantino dotato di grandissima tecnica ed astuzia, uno dei più forti di tutti i tempi.
(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)















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