L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei cavalli, su quelli dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine
* Fantino esordiente
MOSSIERE: Vittorio Baini 

CAPITANO: Gianni Ginanneschi
PRIORE: Ottaviano Neri
MANGINI: Giulio Francioni - Giovanni Mazzini
BARBARESCO: Ampelio Sacchi
La contrada non vinceva dal 2 luglio 1953
Il fantino non vinceva dal 2 luglio 1963

Dopo tre Palii di assenza torna Topolone che va a far felice la Tartuca.
L’altra favorita è la Civetta con Arianna che ritrova per la quinta volta Bazza.
Anche Beatrice e Danubio sono ambiti e fanno ben sperare Drago e Lupa.
La mossa è abbastanza confusa e viene data buona dal debuttante Vittorio Baini
nonostante alcune contrade siano fuori posto.
Partono prime Aquila, Istrice e Bruco, in nettissimo ritardo le favorite Civetta e Tartuca.
Canapino, rigirato alla mossa, vuole addirittura rinunciare alla carriera.
Il rientrante Rondone spinge bene Selvaggia che gira prima a San Martino, dietro
nell’ordine Bruco, Drago e Lupa.
Alla curva del Casato il Bruco cade dopo essere entrato in prima posizione, con Baìno
cadono anche Nicchio, Onda e Drago.
Ad approfittarne è la Lupa con Canapetta su Danubio, seguita da Aquila, Civetta ed
Istrice.
Rondone non regge il ritmo e perde terreno, inizia un ultimo giro a dir poco
rocambolesco con la Tartuca risalita fino alla quarta posizione.
Il cavallo della Lupa è stremato, Bazza riesce a portare Arianna in testa, dietro c’è
Sambrina per l’Istrice, ma a San Martino entrambi i cavalli rifiutano di curvare e vanno dritti
verso il Chiasso Largo.
La Lupa si ritrova ancora prima, ma è questione di un attimo, anche Danubio si ferma
mandando Canapetta sul tufo, tra lo stupore generale passa al comando la Tartuca.
Canapino, con lo zucchino calato sugli occhi, spinge Topolone verso la vittoria attesa in
Castelvecchio per quattordici anni.
(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)
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