Alla prima occasione la Pantera si libera della cuffia che passa alla Lupa a secco dal
1952.
Le prove eliminano una delle favorite, l’Oca non corre il Palio, il suo barbero Elena è
cieco dall’occhio destro, ne fanno le spese Giove e Canapetta che s’infortunano.
Senza l’Oca la favorita d’obbligo è il Montone con Beatrice, unico dei nove cavalli
presenti ad aver già vinto il Palio.
Nella Civetta, sulla debuttante Arianna, si rivede dopo cinque anni di assenza Eletto
Alessandri detto “Bazza”.
Proprio Bazza da la rincorsa e partono benissimo Montone e Pantera, poi Civetta,
l’Istrice trattiene per le redini il cavallo della Lupa.
A San Martino dietro i primi tre cadono Nicchio ed Aquila, che si erano ostacolati alla
mossa, stessa sorte per la Lupa.
Al primo Casato la Pantera nerba e passa il Montone che a San Martino viene superato
anche dalla Civetta, Cadono l’Istrice, che era quarta e più dietro l’Onda.
Canapino riesce a mantenere la testa sino al termine, conquistando il suo primo
successo davanti alla Civetta ed al Montone.
(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)
















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