Dopo l'addio di Salomè a catalizzare l'attenzione generale sono Archetta che va nella Civetta e Niduzza che tocca alla Lupa.
In Vallerozzi arriva il Terribile, mentre Rompighiaccio, monta consueta di Niduzza, va nella rivale Istrice, non rispettando un accordo preso in precedenza col Montone. Si rivede anche Lirio assente dalla vittoria del 2 luglio 1949 nella Chiocciola.
Nelle prove il movimento dei fantini è molto limitato, il Leocorno prova tre giovani dando poi fiducia a Ganghero, nell'Onda si alternano Biondino e Ciancone, nel Drago Falchetto, Veleno ed Amaranto.
Alla seconda prova partecipano solo sei contrade per le esenzioni di Aquila, Lupa, Montone e Torre che con Miramare acciaccato corre solo due prove.
Dai canapi escono prime Torre, Lupa, Montone ed Onda, la Civetta subisce l'ostacolo dell'Aquila.
Il primo giro è lottatissimo, si alternano in testa Montone, Torre ed Onda, con la Lupa ad inseguire.
Al secondo San Martino, Ciancone ostacola a nerbate Pietrino che nella Torre sta correndo alla grande, nonostante le cattive condizioni fisiche di Miramare. La Lupa riesce ad approfittare delle nerbate fra Onda e Torre, passando decisamente al comando.
Il Terribile riesce a mantenere tranquillamente la testa della corsa, il vantaggio della Lupa è notevole, dietro staccatissime Giraffa ed Onda.
Per la Contrada di Vallerozzi si chiude un periodo d'oro, in diciassette anni, dal 1935 al 1952, ben cinque vittorie, tre delle quali ottenute nel dopoguerra.
(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)
STUDIO LUCE














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