
Questo Palio è rimasto nella storia per una clamorosa irregolarità commessa durante le fasi della mossa.
Dalla tratta escono favorite le rivali Nicchio ed Oca, possibili sorprese il Bruco e l'Onda, anche il Montone con il redivivo Lirio spera nel successo. Fra i canapi c'è anche la Chiocciola presente solo per onor di firma, considerando che Bruna è uscita malconcia dalla seconda prova.
L'ordine d'ingresso ai canapi è il seguente: Bruco, Chiocciola, Drago, Aquila, Oca, Nicchio, Montone, Onda, Giraffa e Leocorno di rincorsa.
Ad un tratto, con il Leocorno ancora fuori dai canapi, cadono Bruco, Chiocciola ed Aquila. Amaranto, nel Bruco, è conciato male ed è subito chiaro che non può rimontare a cavallo.
Si torna nell'Entrone, la tensione è altissima con i brucaioli pronti ad invadere la pista. Per motivi di ordine pubblico viene presa una decisione che va contro il Regolamento del Palio.
Ganascia, che rimasto a piedi assiste al Palio da semplice spettatore, viene prelevato e fatto montare nella Chiocciola, al cui fantino, Falchetto, viene imposto di montare nel Bruco.
Si torna fra i canapi con Ganascia in pantaloni borghesi col giubbetto della Chiocciola, contrada a cui aveva dato non pochi dispiaceri negli anni trenta, mentre Falchetto col giubbetto del Bruco indossa ancora i pantaloni con i colori di San Marco. È quasi buio, si rischia il rinvio, ma in un clima appesantito da giustificabili contestazioni arriva la mossa buona.
Il Palio è sin dalle prime battute molto combattuto, partono primi Nicchio ed Aquila, con il Montone in ottima posizione, poi subito dietro Onda ed Oca. Si delinea subito un duello Nicchio-Montone, Ranco e Terribile si nerbano, anche per alcuni screzi personali, questa azione peserà molto sull'inasprirsi dei rapporti fra le due contrade.
Ranco non regge alle nerbate del Terribile e cade al secondo Casato, il Montone prende decisamente il comando, seguito da Onda ed Oca. Ma il terzo giro riserva la sorpresa decisiva, al Casato l'Oca riesce a passare, beffando il Terribile e Ciancone che avranno un dopo-Palio molto movimentato.
Per l'Oca un successo arrivato all'ultimo tuffo, grazie alla bravura di Rompighiaccio e di Niduzza, barbero dalla carriera inedita iniziata a quindici anni e conclusa alla veneranda età di diciassette con uno splendido cappotto.
(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)


















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