Vittoria a sorpresa per la Chiocciola che come nell'agosto 1938 vince il Palio con una brenna con la Tartuca grande favorita.
Le prove sono caratterizzate da due episodi determinanti per la carriera. Nella seconda prova esce di scena uno dei favoriti, Pietrino nell'Istrice ostacola l'Oca che cade, il barbero Noce si infortuna seriamente, viene esentato per le altre prove correndo il Palio solo per onor di firma.
Pietrino viene "premiato" dalla Torre che lo monta dopo la provaccia, dando il ben servito a Tirone.
Nella prova generale si infortuna il cavallo del Nicchio e si va al Palio con nove contrade.
L'Oca, con Noce infortunato, si trova di rincorsa, le favorite Tartuca e Selva, affiancate al settimo ed all'ottavo posto, scattano prime tallonate da Chiocciola e Bruco. A San Martino è prima la Selva, ma ben presto si fa avanti la Chiocciola, al secondo giro risale la velocissima Popa per il Montone che però cade al secondo Casato. La Selva e l'Istrice sono già fuori gioco, restano a contendersi il Palio Chiocciola, Tartuca e Bruco.
Bazza lavora di nerbo e nonostante Lirio sia nettamente inferiore a Piero e Mistero riesce a mantenere il comando della carriera.
Al terzo San Martino, nell'estremo tentativo di recuperare, Tartuca e Bruco si toccano e cadono, dietro la Chiocciola in trionfo solo gli scossi Mistero, Piero e Salomè.
Curioso episodio nell'immediato dopo Palio in Tartuca, nella Contrada si diffonde la notizia della vittoria di Ciancone e Piero, partono le campane a festa, ma ben presto arriva la beffa che prende il posto di una breve ed illusoria gioia.
(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)















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