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19 agosto 1894
BRUCO
PALIO ALLA ROMANA

Palio riconosciuto ufficialmente con delibera comunale n. 805 del 4 agosto 1907
L'ordine NON è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine
(Abbreviazioni: B=baio; G=grigio; I=isabella; M=morello; R=roano; S=sauro)

* Fantino esordiente
1 Vincitore del 2° premio

M. di L.Franci AQUILA Tagatta
Belfortina BRUCO Fiammifero
B. dei F.lli Pieri CHIOCCIOLA Sciò
B. dei F.lli Pieri CIVETTA Birichicchi
M. di A.Salmoria DRAGO Leggerino
G. di G.Boscagli GIRAFFA Dannato
M. di L.Franci ISTRICE Il Moro
M. di F.Guiggiani LEOCORNO Vetturini Giulio *
Farfallina LUPA Scansino I
M. di S.Borgogni NICCHIO 1 Massimino I
B. di R.Bellini OCA Il Citto
B. di G.Boscagli ONDA Mugnaino II

MOSSIERE: Lodovico Tito Sarrocchi


     



CAPITANO VITTORIOSO: Alfredo Pieri
RETTORE VITTORIOSO: Oreste Fanetti

La contrada non vinceva dal 16 agosto 1884
Primo Palio vinto da questo fantino




Fra le diverse feste fatte in Siena nei giorni 17,18 e 19 Agosto di quest'anno in occasione della riapertura al culto della monumentale Basilica di S.Francesco, ebbe luogo in Piazza Vittorio Emanuele il giorno 19 anche una corsa alla Romana, cui parteciparono, previa estrazione a sorte avvenuta il 2 Agosto, le seguenti Contrade: 1 Oca, 2 Aquila, 3 Bruco, 4 Nicchio, 5 Lupa, 6 Onda, 7 Chiocciola, 8 Istrice, 9 Giraffa, 10 Drago, 11 Unicorno, 12 Civetta. Nelle 3 corse preliminari corsero ed alla vincita arrivarono nell'ordine seguente le appresso contrade: 1ª Corsa - 1ª Oca (fantino Dante Tavanti) 2ª Istrice, 3° Drago, 4° Unicorno. 2ª Corsa - 1ª Lupa - (fantino Guerriero Guerrieri) 2° Nicchio, 3ª Civetta, 4ª Onda. 3ª Corsa - 1ª Bruco (fantino Emilio Lazzeri detto Fiammifero) 2ª Aquila, 3ª Chiocciola, 4ª Giraffa. Determinata così la gara fra le contrade: Oca, Lupa e Bruco ebbe luogo la corsa decisiva per l'aggiudicazione del 1° premio. Dalla mossa scappò 1ª l'Oca che si mantenne tale fino alla 3ª girata a Casa Sansedoni dove fu raggiunta e passata dalla Lupa, ma appena voltati a S.Martino il fantino di quest'ultima cadde, e il cavallo scosso rimase primo fino a Casa d'Elci dove fu raggiunto dall'Oca. Mentre il fantino di questa si sforzava di tenerlo indietro a forza di nerbate sopraggiunse improvvisamente il Bruco, che superò i due rivali della sola testa del cavallo. Grande indecisione sorse per l'aggiudicazione del palio; gli appartenenti alle 3 contrade pretendevano che avesse vinto la propria; finalmente i giudici si pronunziarono per il Bruco dichiarandolo vincitore, 2ª Oca, 3ª Lupa. Ebbe quindi luogo la corsa di consolazione fra le altre nove Contrade. Dal canape partiva prima l'Aquila, ma giunti a S.Martino passò primo il Nicchio, che senza alcun contrasto rimase vincitore con il fantino Massimo Tamberi detto Massimino. Alla vincita arrivò 2ª l'Aquila con il fantino Vincenzo Terzuoli detto Tagatta.


i dipinti indicano la finale vinta dal Bruco e il 2° premio vinto dal Nicchio

Dopo questa corsa furono consegnati i drappelloni della vittoria alle due Contrade: quello del Bruco (opera egregia del pittore senese Arturo Viligiardi) fu dovuto scortare dai carabinieri fino nel rione della Contrada, pur tuttavia un individuo dell'Oca spiccato un salto staccò il palio dall'asta e lo gettò in terra lacerandone un pezzo. L'aggiudicazione del 1° premio ebbe luogo dopo la corsa di consolazione; numerosi furono i tafferugli avvenuti sotto il palco dei giudici, tanto che i carabinieri a cavallo dovettero per due volte caricare la folla.

Con partito del 26 Agosto 1894 la Nobil Contrada del Bruco stabilì di racchiudere questo Palio in un'urna di stile settecentesco, il che avvenne, come può osservare chiunque si rechi a visitare la sala delle vittorie della Contrada.

(Da "I quaderni del Griccioli" della Nobil Contrada dell'Aquila)