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3 luglio 1864
CHIOCCIOLA
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L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine
(Abbreviazioni: B=baio; G=grigio; I=isabella; M=morello; R=roano; S=sauro)
* Fantino esordiente
GIUDICI DELLA MOSSA: G.Battista Sardelli e Luigi Bindi
CAPITANO VITTORIOSO: Carlo Corbi
PRIORE VITTORIOSO: Edoardo Grottanelli de Santi
La contrada non vinceva dal 2 luglio 1858
Il fantino non vinceva dal 28 settembre 1862

Mossa bellissima, scappò prima Lupa, e Bruco, che furono arrivati dalla Giraffa a S. Martino, e di costì si batterono tutte e tre insieme sino al Casato, e furon passati dalla Chiocciola, che era scappata piuttosto male, e si mantenne prima sino a vincita di Palio di 3, o 4, Cavalli staccati, la Giraffa si mantenne sempre seconda, e terza la Lupa, riescì una corsa molto garosa, con molte nerbate.
In quest'anno furon messi due canapi, e i Fantini montorno al Canape.
Al fine di chiarire come avveniva la mossa negli anni precedenti alla messa in uso del secondo canape - come tutt'ora esiste - si riporta quanto descritto da Giuseppe Zazzeroni nella sua pubblicazione «Le Contrade di Siena al Palio e le vittorie della Contrada dell'Istrice», ed. 1933, pag.60.
«Il Ciaia, che allora presiedeva alla mossa, teneva per abitudine di dare il «via» prima che le contrade arrivassero alla Costarella, ove era teso un unico canape, servendosi per fare allineare i corridori di un nastro sorretto alle due estremità da due agenti municipali.
Se, prima che i cavalli arrivassero al canape, gli sembrava che fossero ben disposti e il «via» potesse avere ottima riuscita, tirandosi in disparte abbassava il bastone: gli agenti lasciavano il nastro e la mossa era data
In tal caso il canapo, da altra persona già pronta al «verrocchio» veniva immediatamente abbassato. Altrimenti, se la mossa col nastro non era possibile senza ordine di chiamata, che allora non usava, i corridori si accostavano al canapo e, quando al mossiere sembravano bene allineati, faceva abbassare il canapo stesso e i cavalli partivano».
(Da "Le Carriere nel Campo e le feste Senesi dal 1650 al 1914" a cura di Antonio Zazzeroni)


PREFETTURA - RAPPORTO SUL PALIO DEL 3 LUGLIO 1864
4 Luglio - ...soltanto per quel fanatismo che il partito sveglia nel popolo minuto
vi fu Sebastiano Bicci chiocciolino, che stando sopra un palco in prossimità delle
mosse, si scagliò, nel tempo della corsa, per trattenere il cavallo della Tartuca,
antagonista della Chiocciola, e rimase leggermente (preso) da altro cavallo
sopraggiunto. Appena poi fu terminata la carriera, il giovine Cesare di Girolamo
Dinelli diedesi a maltrattare il fantino della Giraffa, rimproverandolo di essersi mal
condotto nella corsa.
(Archivio di Stato di Siena - Prefettura 3087)








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