QUELLO STEMMA MAI TROVATO
Tutte le famiglie Papei che abbiamo censito, hanno un
legame di sangue. Ciò ha evitato che si potesse
commettere l'errore di confondere personaggi che pur con lo stesso cognome, non avessero alcuna affinità
di parentela.
E' infatti frequente che coloro che hanno un cognome comune e diffuso, credano di appartenere ad un ceppo familiare
che non è il loro e di conseguenza fare proprio uno
stemma che non li appartiene.
Infatti, a differenza di come si è portati a credere,
vantare uno stemma non è prerogativa di tutti, ma anzi di
una ristretta minoranza.
Possederlo poi non significa avere
per forza origini nobiliari, infatti esistono alcuni
emblemi, cosidetti di cittadinanza e altri "borghesi", che
appartengono a famiglie che hanno annoverato personaggi di
cultura o che si sono particolarmente distinti nella propria
attività: condizione nella quale i Papei di Valmontone
potevano essere identificati, essendo stati fra i personaggi di
maggior prestigio della città.
La tomba nella Collegiata e l'imparentamento con
famiglie altolocate della zona, avevano fatto sperare in un
primo momento di trovare "un'arma", che però non è mai stata
rinvenuta.
E' pertanto quasi certo che non esista uno stemma di
famiglia e se volessimo costruirne uno ex-novo, dovremmo
seguire delle regole ben precise, secondo i dettami
dell'araldica, che brevemente cercheremo di esporre qui di seguito.
Iniziamo con lo specificare che ogni
emblema si divide in due parti: lo scudo e
l'elmo.
Lo scudo ha varie forme: ovale, tondo,
sagomato, ecc., mentre i colori, che si chiamano "smalti",
sono cinque: rosso, porpora, azzurro, verde e nero, oltre ad
altri due detti "metalli" che sono il bianco che vale
l'argento e il giallo che vale l'oro. Anche per la semplice
raffigurazione in bianco e nero, vige una norma che si
riferisce agli speciali tratteggi da usare.
Gli stemmi, che nacquero al principio del XII secolo e
che derivavano dalle bandiere o dai vessilli degli eserciti,
i cui colori o emblemi passarono sull'armatura e sullo scudo
del condottiero, si dividono in due grandi gruppi:
"alludenti" o "parlanti". I primi si riferiscono a famiglie
che hanno cognomi del tipo: Onesti, Belli, Giovani, ecc.; i
secondi a quelli che hanno carattere descrittivo come:
Fiaschi, Cappelli, Faggi, ecc...
Se dessimo credito all'origine toponomastica oppure
considerassimo la derivazione del nostro cognome dagli stoppini dei lumi ad olio,
non ci sarebbe dubbio che
l'arma dovrebbe collocarsi tra quelle definite "parlanti".
Seguendo il consiglio di alcune
pubblicazioni, avremmo potuto soddisfare il desiderio di
creare un nuovo stemma, usando la simbologia appropriata, ma
dato che l'arma rappresenta la storia di un casato
attraverso i secoli, per coerenza e serietà non ce la siamo
sentita di arrivare a tanto e perciò vi abbiamo rinunciato.

|