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- LE PROVE DEL PALIO DEL 2 LUGLIO 1938 -
pagina curata da Carmelo Lauretta e Alberto Fiorini



In neretto chi vinse la prova; l'ordine delle dieci Contrade segue quello dell'estrazione, ossia è riferito alla prima prova.


Il Palio fu vinto dal Drago (vedi la scheda relativa)


1a PROVA – Per la prima prova, approfittando della magnifica giornata festiva, la Piazza è piena di popolo appassionato per l’inizio della nostra stupenda Sagra. Circa le 19, tirato il mortaletto, i cavalli vanno al canape e vi si allineano nell’ordine con cui le Contrade entreranno in Piazza la sera del 2 luglio, e cioè: Al verrocchio è per la prima volta il nuovo mossiere Alfredo Giovannoni, la cui esibizione non è certo felice, né convincente. La mossa è confusa e incerta. Scappano Giraffa e Montone fra le prime, contrastandosi vivacemente, finché a S.Martino il Montone passa in testa per essere poi a sua volta superato dalla Giraffa poco dopo al Casato. Al terzo giro si hanno gli stessi spostamenti del giro precedente: il Montone, di dentro, riprende la testa, per essere dipoi ripassato dalla Giraffa, che si mantiene all’indirizzo del rivale, sì che non si può giudicare con sicurezza chi vinca la prova. In uno scatto finale la spennacchiera bianca e rossa taglia, prima, il bandierino per un’incollatura. La Tartuca e la Selva si sono impegnate e la seconda, che era già terza, a S.Martino è caduta, senza conseguenze, al 2° giro. L’ordine di arrivo è: Giraffa, Montone, Tartuca. Non hanno figurato Drago e Oca, ottimi cavalli, e questa è giunta ultima.

2a PROVA – Un buon pubblico assiste alla seconda prova del mattino del 30 giugno. Nei fantini ci sono novità. Il Funghi Ferruccio è nell’Oca, donde è sceso – dopo l’infelicissima prova – il Vieri Luschi. Nella Selva, al posto di Donatino, c’è Smania. Mossa ancora confusa: la Tartuca, il Drago, il Montone, l’Oca sono nelle prime posizioni. Al primo giro, l’Oca al Casato è prima. Al secondo giro, si fa luce il Montone, dopo che il comando è tenuto alternativamente da varie Contrade: figurano la Tartuca, il Drago, la Chiocciola e l’Aquila, finché vince l’Oca, seguita da Chiocciola e Aquila. Dopo la prova baruffa fra Chiocciolini e Ocaioli.

3a PROVA – Molto popolo è nel campo e nei palchi; la Piazza presenta un magnifico spettacolo. Il Bruco ha il cavallo spallato e non corre. Ottima la scappata del Montone e Chiocciola, che sono in testa, essendo, il primo, avanti fino al Casato. Il Montone cede all’inizio del 2° giro alla rivale e quindi, a S.Martino, è raggiunto da Oca e Giraffa. L’arrivo è in quest’ordine: Chiocciola, Oca, Giraffa, Montone.

4a PROVA – Anche a questa prova assistono numerosi spettatori appassionati, e sono fra questi comitive di turisti e di forestieri, oltre a molti Senesi, tornati alla vigilia del Palio. Al via manca la Tartuca, il cui cavallo è indisposto: la mossa è buona e nel gruppo di testa, alla scappata, sono Bruco, Selva, Giraffa, Aquila, Montone. L’Aquila, al 2° giro, ha camminato rapidamente ed è già seconda: al Casato il fantino cade, senza conseguenze, e il cavallo scosso insegue, fino al termine della prova, la Giraffa, che vince la gara. Giungono al bandierino in quest’ordine: Giraffa, Aquila col cavallo scosso e Selva.

PROVA GENERALE – Per la Prova Generale tutta Siena si è riversata nel Campo: la festa è ora nel suo pieno e la città la vive intensamente. Manca alla corsa ancora la Tartuca. La mossa è confusa e movimentata. Il fantino del Montone cade nel canape, in cui battono altri cavalli, ma subito rimonta e corre. È così nel gruppo di testa con Bruco e Chiocciola. Al primo giro, a S.Martino, l’Oca è prima, e colla Giraffa che si è fatta luce supera le prime partite dal canape. La lotta è quindi fra Oca e Giraffa, ma la prima non cede per quasi due giri. Intanto la Selva, al secondo giro, passa in favorevole posizione, e al terzo, il Drago, partito malissimo, al Casato sorpassa anche l’Oca, il cui fantino cade. Vince così il Drago, seguito da Giraffa e Oca (cavallo scosso). Dopo la prova, entusiasmante e caratterizzata da scene di sapore contradaiolo, i valletti del Comune hanno, col popolo che si assiepava per le vie, recato il Palio a Provenzano, ove ha avuto luogo una solenne Funzione e la Benedizione del drappellone. Erano nel pittoresco corteo i trombetti, i tamburi, il gonfalone del Comune, il Magistrato delle Contrade, i Paggi delle 10 Contrade che corrono, la Civica rappresentanza e gli armigeri di Palazzo. Nella notte, dopo le tradizionali Cene, si sono avuti i “partiti” e manifestazioni di entusiasmo e canti di Contrada.

PROVACCIA – La provaccia ha avuto moltissimi spettatori, che hanno dato un magnifico aspetto al “Campo”. Mancano i cavalli, indisposti, del Bruco e della Tartuca; la Selva, montata da un contradaiolo, non è partita dai canapi. Sono ben partite Giraffa e Montone, che monotonamente, per due giri, rimangono in prima e in seconda posizione, rispettivamente Al 3° giro, al Casato, la Chiocciola forza e passa il Montone. Al bandierino l’arrivo è questo: Giraffa, Chiocciola, Montone.