In neretto chi vinse la prova; l'ordine delle dieci Contrade segue quello dell'estrazione, ossia è riferito alla prima prova.

Il Palio fu vinto dalla Giraffa (vedi la scheda relativa)
I migliori cavalli toccarono alla Giraffa (Ruello – vincitore in entrambi i Palii del 1935), all’Oca (Folco – vincitore nel “cappotto” della Tartuca del 1933), alla Chiocciola (toccato nell’agosto scorso alla Selva) e al Drago (assegnato, sempre l’anno scorso, alla Civetta). Era discreta la cavalla baia andata in sorte alla Pantera; venivano quindi i cavalli del Bruco, del Montone e della Selva. Era cattivo il “grigio” toccato all’Onda; ultima fra tutti la cavalla aggiudicata al Leocorno.
1a PROVA – Davanti ad una grandissima folla, ebbe luogo la prima prova.
Caduto il canape partì prima l’Oca, seguita da Drago e Pantera, quindi gli altri. sotto Casa Sansedoni l’Oca riprendeva il cavallo in mano, e a S.Martino voltava primo il Drago, poi Pantera, Giraffa, Selva, quindi gli altri.
Tutto il resto della corsa si ridusse ad una gara fra Drago e Giraffa, potendosi il Drago mantenere sempre primo. Al Casato al 3° giro cadde il cavallo del Drago ed allora la Giraffa poté passare prima e vincere la prova con il fantino Ferruccio Funghi.
2a PROVA – Dal canape partiva prima la Chiocciola, che dopo pochi passi tratteneva il cavallo e così passava primo il Bruco. Fra gli ultimi partiva l’Oca, che dopo S.Martino, spinto il cavallo, voltava terza al Casato. Alla Fonte passava la Chiocciola, e sotto Casa Sansedoni anche il Bruco; e non più raggiunta da alcuno vinceva facilmente la prova, 2° Bruco, 3° Montone.
3a PROVA – In questa prova si ebbero due mosse, perché alla prima, quando erano ancora da entrare due cavalli (Pantera e Selva), cadde il fantino della Chiocciola: fu abbassato il canape, ma la mossa naturalmente non fu ritenuta valida. Data la seconda mossa, partirono insieme unite Chiocciola e Oca, seguite alle spalle da Drago e Bruco; a S.Martino il Drago, rasentando lo steccato, entrava primo. Subito l’Oca prendeva il cavallo in mano, rimanendo 1° Drago, 2a Chiocciola, 3° Bruco. Intanto si avanzava la Giraffa, che al secondo giro alla pianata entrava prima; da questo punto la prova non presentò alcun interesse, poiché tutti i fantini si limitarono a fare un semplice galoppo. Alla vincita arrivarono nell’ordine seguente: Giraffa, Chiocciola, Montone.
4a PROVA – La Chiocciola, che stava per partire prima, batté nel canape ancora teso, e poco mancò che il fantino non cadesse. Ciò fece che l’Oca, chiamata ultima, potesse partire prima, e tale mantenersi senza alcun contrasto per tutta la corsa. Durante il 1° giro la Giraffa cercò, ma inutilmente, di arrivare la rivale. Alla vincita arrivarono: Oca, Giraffa, Selva.
Il Leocorno non corse avendo il cavallo zoppo.
La cavalla del Leocorno, persistendo la zoppicatura, fu esentata dal correre anche le ultime due prove con certificato del veterinario comunale Dott. Enrico Sampoli.
PROVA GENERALE – Per questa prova il Campo era gremito di spettatori.
Abbassato il canape, presero la testa Oca e Chiocciola, che unite si mantennero fino a S.Martino, ove furono dalla parte dello steccato passate dal Drago. La Giraffa intanto si faceva strada e, passata al principio del 2° giro la Chiocciola (ed alla pianata pure il Drago), non più raggiunta da alcuno vinceva la prova. Alla vincita arrivarono: Giraffa, Chiocciola, Selva.
PROVACCIA – Priva di qualunque interesse si svolse, come al solito, questa prova, che fu vinta dal Drago. Vi presero parte gli stessi fantini che per il Palio. Non corse l’Onda perché il cavallo era claudicante dall’arto destro anteriore.
Verso le ore 9, quando correva la “provaccia”, cominciò a cadere una pioggerella, che in breve si cambiò in un vero acquazzone torrenziale; ma verso le ore 11 ricomparve il sole, e con esso tornò il movimento nelle vie, la gaiezza e il buonumore nei cittadini e negli ospiti.




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