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- LE PROVE DEL PALIO DEL 16 AGOSTO 1935 -
pagina curata da Carmelo Lauretta e Alberto Fiorini



In neretto chi vinse la prova; l'ordine delle dieci Contrade segue quello dell'estrazione, ossia è riferito alla prima prova.


Il Palio fu vinto dall'Istrice (vedi la scheda relativa)


I migliori cavalli toccarono all’Istrice (Ruello, vincitore nel luglio e superiore a tutti), alla Giraffa (Folco, toccato nel luglio al Nicchio), all’Oca (Tesio II, ottimo cavallo, ma non adatto per la Piazza di Siena, perché date le voltate non poteva far valere la sua forza). Venivano quindi quelli della Selva (toccato nel luglio all’Aquila), della Civetta (quello avuto da questa Contrada nel luglio), del Leocorno (toccato nel luglio alla Pantera), della Lupa. Erano cattivi gli altri due: Tartuca e Onda; il peggiore di tutti toccò al Montone.

1a PROVA – Se bellissimo era il Campo gremito di spettatori, altrettanto non può dirsi fosse questa prova, la cui cronaca è fatta in due parole. Come i cavalli partirono dal canape, così arrivarono alla vincita, senza alcun accenno di gara. La Selva, chiamata sesta fra i canapi, appena entrata batté nel secondo canape e fantino e cavallo rovesciarono dalla parte di là; ma poterono – dopo che i fantini furono fatti uscire dai canapi e quindi rientrare – prendere parte alla prova.

2a PROVA – Questa prova non fu corsa a causa della pioggia caduta durante la notte e nella mattinata fin quasi mezzogiorno.

OFFERTA DEL CERO – La tradizionale offerta del cero riuscì quest’anno una grandiosa manifestazione di fede, alla quale – nonostante il tempo minaccioso – prese parte numerosissimo pubblico.

3a PROVA – Nonostante il tempo minaccioso, molto pubblico assisteva a questa prova, alla quale non prese parte la Selva a causa della caduta fatta dal cavallo al canape nella prova precedente. Calato il canape partì primo l’Istrice, seguito alle spalle da Leocorno, Giraffa, Lupa e Onda. Avanti di giungere a S.Martino l’Istrice tratteneva il cavallo ed allora entrava prima la Giraffa e seconda Lupa. Alla voltata cadevano Leocorno, Civetta e Montone, ed alla voltata del casato l’Onda. L’Oca intanto, partita ultima, acquistò sempre terreno, e durante il 2° giro passava la Tartuca, che era quarta, e poi l’Istrice, che era terzo, ma per quanti sforzi facesse non riuscì a passare la Lupa. Alla vincita arrivarono: Giraffa, Lupa, Oca. I quattro cavalli scossi si fermarono. Nella caduta il fantino del Leocorno si lussò una spalla.

4a PROVA – Anche a questa prova non prese parte la Selva. Data la pioggia caduta durante la notte, il terreno era assai difficile, onde nessun fantino impegnò a fondo il proprio cavallo. Partì prima l’Oca, entrata ultima, ma subito trattenne il cavallo, ed allora entrarono prime Lupa e Tartuca, che per due giri continuamente lottarono fra loro. Al 3° giro l’Oca spinse nuovamente il cavallo e, passata avanti S.Martino la Tartuca, si accostò alla Lupa e la raggiunse pochi passi avanti la vincita, tanto che la Lupa poté vincere per la sola testa del cavallo; seconda fu l’Oca. L’Onda cadde al 1° giro a S. Martino e il cavallo scosso si fermò.

PROVA GENERALE – Per questa prova, a cui non partecipò la Selva, il Campo era gremitissimo in ogni ordine di posti. La mossa, specialmente per l’irrequietezza dei cavalli, non fu troppo felice Appena calato il canape, caddero il fantino ed il cavallo della Lupa, e subito si staccò prima la Giraffa, seguita alle spalle da Tartuca, Leocorno e Onda. Mentre la Giraffa si manteneva prima staccata, una bella gara si ebbe per tutta la corsa fra gli altri tre, ai quali al 3° giro si aggiunse l’Oca, che non era potuta comparire prima, perché al 2° giro a S.Martino poco mancò non cadesse. Alla vincita arrivarono: Giraffa, Tartuca, Oca.

PROVACCIA – Priva di qualunque interesse si svolse questa prova, che fu vinta dalla Lupa. Corsero gli stessi fantini che per il Palio. Non corse la Selva.


La Nazione del 14 e 15 agosto 1935