In neretto chi vinse la prova; l'ordine delle dieci Contrade segue quello dell'estrazione, ossia è riferito alla prima prova.

Il Palio fu vinto dall'Oca (vedi la scheda relativa)
I migliori cavalli toccarono all’Oca (Elsa, toccato nel luglio alla Lupa) e alla Giraffa (Lampino, toccato nel luglio alla Tartuca). Pure buono, ma un poco inferiore ai primi due, era quello della Civetta (toccato nell’agosto 1930 alla Torre). Erano discreti quello del Leocorno (Grillo, toccato nel luglio al Drago), del Montone (nuovo). Venivano poi quello della Pantera (Ida, toccato nel luglio al Bruco) e della Selva (Zola, toccata nel luglio alla Pantera). Erano cattivi quello del Bruco e dell’Istrice, ambedue nuovi. Il migliore di tutti sarebbe stato quello dell’Onda (Beppina, toccato nel luglio al Nicchio) se non fosse stato zoppo, il che gli impedì di prendere parte a tutte le prove, e soltanto – benché zoppo – prese parte al Palio. L’avere dichiarato idoneo un cavallo in tali condizioni, riscosse l’unanime disapprovazione del pubblico.
1a PROVA – Dal canape i cavalli partirono tutti in gruppo, del quale prese subito la testa la Giraffa seguita dalla Civetta; mentre l’Oca, entrata ultima veniva portata ai palchi dalla Pantera che era entrata nona. L’Oca, spingendo il cavallo a tutta velocità, passava durante il 2° giro Civetta e Bruco, avvicinandosi alla Giraffa, con la quale impegnò una bellissima gara durante tutto il 3° giro. Il Bruco, stretto dalla Selva, batté al 2° giro nel colonnino alla voltata del Casato, e giunto alla Fonte si fermò.
Alla vincita arrivarono: Giraffa, Oca, Civetta.
2a PROVA – Priva d’interesse, perché nessun fantino impegnò a fondo il proprio cavallo, riuscì questa prova. Bella fu la partenza, poiché i cavalli partirono tutti in gruppo con in testa la Civetta, che tale si mantenne fino al Casato (2° giro) dove fu passata dalla Selva e poco dopo dal Leocorno. Il fantino del Montone cadde al 2° giro poco dopo la Fonte, rimanendo sul momento a terra privo di sensi, ma senza alcuna conseguenza. Alla vincita arrivarono: Selva, Leocorno, Civetta.
3a PROVA – Con una piazza bellissima per la folla che la gremiva, ebbe luogo questa prova che riuscì interessantissima per la continua gara che vi seguì fra Giraffa e Oca, che partite prime dal canape tali si mantennero per tutta la corsa, seguite dalle altissime grida della folla. Il fantino del Bruco cadde al 1° giro al Casato. Alla vincita arrivarono: Giraffa, Oca.
4a PROVA – Dal canape i cavalli partirono in gruppo con in testa staccata la Selva. A S.Martino voltava seconda la Civetta e terzo il Bruco e fra queste tre si ebbe una bellissima gara. A Casa Chigi (2° giro) la Civetta entrava prima seguita a breve distanza dal Leocorno, che per tutto il resto della corsa fece, ma inutilmente, ogni sforzo per passare primo. Nell’insieme fu una bella prova. Alla vincita arrivarono: Civetta, Leocorno, Oca.
PROVA GENERALE – Dal canape partiva primo il Montone che avanti S.Martino veniva passato dalla Giraffa. L’Oca, intanto, spinto a gran velocità il cavallo, voltava seconda al Casato e si accostava alla Giraffa con la quale attaccava un’accanita gara fra gli urli assordanti della piazza. Solo alla salita del Casato l’Oca riusciva a passare la Giraffa. Alla vincita arrivarono: Oca, Giraffa, Leocorno. Il fantino della Pantera cadde al canape ed il cavallo si fermò. L’Istrice non corse non avendo fantino.
PROVACCIA – Dopo un poco di gara, al 1° giro, priva di qualunque interesse, come al solito, si svolse questa prova, che fu vinta dall’Oca. Corsero gli stessi fantini che per il Palio.




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