In neretto chi vinse la prova; l'ordine delle dieci Contrade segue quello dell'estrazione, ossia è riferito alla prima prova.

Il Palio fu vinto dal Valdimontone (vedi la scheda relativa)
I migliori, quasi tutti d’identica forza, toccarono al Drago (toccata nell’Agosto 1926 all’Oca, e vincitrice nel luglio 1926 nella Pantera), alla Giraffa (vincitrice nella Chiocciola nell’Agosto 1926, al Montone e al Nicchio. Pure buoni, ma un poco inferiori ai primi quattro, toccarono alla Pantera (Girardengo), all’Istrice; veniva quindi quello della Torre. Toccarono cattivi al Bruco, Aquila e Lupa.
1a PROVA – Avanti la prova fu estratta la consueta tombola a beneficio del fondo per il rinnovamento degli storici costumi delle Contrade.
Dopo le 19 fu corsa la prova. Bellissimo il colpo d’occhio che presentava il Campo, gremito di spettatori.
Dal canape partiva primo il Drago, seguito alle spalle dalla Giraffa e dall’Istrice; venivano quindi gli altri in gruppo; gruppo che dopo S.Martino andò disgregandosi in modo da formare la così detta fila delle oche, mentre primo rimaneva indisturbato il Drago, 2a la Giraffa, 3° l’Istrice. Quest’ultimo cadde al 3° giro a S.Martino e la Torre pure cadde a a S.Martino.
Alla vincita arrivarono: Drago, Giraffa e il cavallo scosso della Torre.
Al termine della prima prova, il Capitano della Pantera, Alessandro Cialfi, evidentemente contrariato dalla corsa del proprio fantino, Settimio Borgianni detto Titino, il quale aveva compiuto due soli giri della pista, inviò al Podestà di Siena una denuncia per aver trasgredito alle disposizioni non compiendo i tre giri della pista.
2a PROVA – Dal canape partì primo il Nicchio seguito alle spalle dalla Pantera; venivano quindi gli altri in gruppo. Per tutta la corsa la Pantera fece ogni sforzo per passare il Nicchio, senza però riuscirvi. Una discreta gara pure si ebbe durante tutta la corsa fra Montone, Aquila e Bruco. Alla vincita arrivarono: Nicchio, Pantera, Istrice.
Corsero gli stessi fantini che per la prova precedente, ad eccezione della Pantera dove corse Angelo Rossi; della Torre, dove corse Settimio Borgiani detto Titino; e del Bruco, dove corse Golom Bathà, un eritreo.
3a PROVA – Dal canape partiva prima la Pantera seguita dal Nicchio e Istrice. I primi due giri si compivano senza che i vari fantini impegnassero a fondo i propri cavalli. Al principio del 3° giro il Nicchio, che era 2° spinse il cavallo cercando di passare la Pantera, senza però riuscirvi; ed al tempo stesso la Giraffa, che era 6a, spinse pure il cavallo raggiungendo i primi due senza però riuscire a passarli. Arrivarono: Pantera, Nicchio, Giraffa.
4a PROVA – Dal canape partiva prima la Pantera seguita alle spalle dalla Giraffa e dall’Istrice; venivano quindi gli altri in gruppo. A S.Martino voltavano: 1° Giraffa, 2a Pantera, 3° Istrice. Mentre la Giraffa si manteneva prima ad una buona distanza dagli altri, l’Istrice, dopo una bella gara durata per tutta la corsa, riusciva a passare la Pantera al principio del 3° giro.
Il Drago, avendo il cavallo un poco zoppo, ottenne il permesso di non prendere parte attiva alla corsa; la Torre fece soltanto due giri. Alla vincita arrivarono: Giraffa, Istrice, Pantera.
Dopo questa prova il fantino della Torre, Enrico Viti, fu sospeso per disposizione podestarile perché
volutamente ha limitato la velocità del cavallo, e con il suo ritardo a compiere i tre giri della pista, ed aumentando inoltre di velocità quando stava per essere raggiunto dai primi, ha turbato il regolare svolgimento della corsa
PROVA GENERALE – Dal canape partiva Giraffa, Pantera, Drago, quindi venivano gli altri in gruppo. Dopo la voltata di S.Martino al 2° giro, il Drago da terzo passava facilmente primo, mentre il Nicchio entrava terzo. A Casa Sansedoni (3° giro) il Nicchio entrava secondo, mentre la Pantera appena voltato a S.Martino cadeva. Alla vincita arrivavano: Drago, Nicchio, Giraffa.
PROVACCIA – Con una discreta gara durante il primo giro, ma senza alcun interesse durante gli altri due, si svolse questa prova che fu vinta dalla Pantera, 2° Bruco, 3a Lupa.
Corsero gli stessi fantini che per il Palio. Non corse la Torre avendo il cavallo malato.




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