In neretto chi vinse la prova; l'ordine delle dieci Contrade segue quello dell'estrazione, ossia è riferito alla prima prova.

Il Palio fu vinto dalla Tartuca (vedi la scheda relativa)
I migliori cavalli toccarono alla Tartuca, al Nicchio, all’Istrice (che ebbe in sorte il vincitore dell’ultimo Palio di luglio) e all’Onda, veniva quindi quello dell’Oca; erano ritenuti discreti quelli avuti dalla Lupa, dal Montone e dalla Giraffa. Erano cattivi i cavalli assegnati all’Aquila ed alla Chiocciola.
1a PROVA - I primi 8 cavalli entrarono fra i due canapi tranquillamente, ma quello del Nicchio (che doveva entrare nono) si mostrò talmente recalcitrante che il fantino dové scendere da cavallo e condurvelo a mano. Data la mossa partì prima la Tartuca seguita dall’Onda, ma giunta a S.Martino il fantino cadde, quindi l’Onda rimase prima e vinse la prova, seguita a breve distanza dal cavallo scosso della Tartuca e dall’Istrice, che partito malissimo andò sempre acquistando terreno. Il fantino della Tartuca, Giulio Cerpi, nella caduta fu calpestato dal cavallo del Montone che era terzo e riportò una larga ferita fra il collo ed il mento dalla parte sinistra. Rimasto a terra privo di sensi fu subito raccolto dai militi della Pubblica Assistenza, che dopo la corsa lo trasportarono allo spedale. Qui giunto ebbe le prime cure dal Dott. Francini che riscontrò sul disgraziato varie lesioni e la frattura comminata della mandibola.
2a PROVA - Anche per questa prova il fantino del Nicchio, chiamato secondo, dové condurre fra i canapi il cavallo a mano. Data la mossa partì primo l’Istrice che tale si mantenne fino a S.Martino al 2° giro dove fu passato dall’Onda, la quale poi al 3° giro sotto Casa Sansedoni dopo una bella gara fu passata dalla Tartuca che vinse la prova. Seconda l’Onda, terzo l’Istrice.
3a PROVA - Dal canape partì prima l’Onda seguita dal Montone e quindi dall’Oca e Istrice, e tale si mantenne fino al 3° giro sotto Casa Sansedoni, dove riprese il cavallo in mano e fu passata dall’Oca e dall’Istrice, che precedentemente avevano passato il Montone. Voltati a S.Martino, l’Istrice spinto il cavallo a tutta andatura cercò di passare l’Oca; giunti al Casato il cavallo cadde di quarto, ma il fantino poté rimanere in piedi e mettere il cavallo in disparte. Alla vincita arrivarono nell’ordine seguente: Oca, Onda, Lupa.
Appena sparato il mortaletto della vincita, un uomo che rimase sconosciuto uscì dai cancellati in prossimità della Fonte Gaia mentre i cavalli non erano ancora fermi, onde fu investito e gettato a terra dal cavallo della Lupa, fortunatamente non si fece alcun male. Così non fu per il bambino Parrucchi Gino, di anni 6, che gettato per la stessa causa in terra dal cavallo della Lupa fu portato a braccia allo Spedale, dove gli fu riscontrata una ferita lacero contusa al labbro superiore, con rottura di due denti e giudicato guaribile in 15 giorni salvo complicazioni.
4a PROVA - Dal canape partì prima la Giraffa che tale si mantenne fino al 1° giro al Casato, dove fu passata dalla Tartuca e poco dopo dal Nicchio. Il resto della prova fu una continua gara fra Tartuca e Nicchio, ed alla vincita arrivarono nell’ordine seguente: Tartuca, Nicchio, Onda.
PROVA GENERALE - Avanti la prova fu estratta una tombola a beneficio dell’Associazione di Pubblica Assistenza; la cinquina di £ 100 fu vinta dal Sig.re Adamo Conforti, e la tombola di £ 400 dal Sig.re Enrico Nava.
Dopo fu corsa la prova che riuscì senza alcun interesse. Dal canape partì prima la Tartuca che subito trattenne il cavallo, onde l’Onda che era seconda passò prima e vinse senza alcun contrasto la prova. L’Istrice non prese parte alla prova per avere il cavallo zoppo a causa della caduta fatta la sera antecedente.
L’avere molti fantini trattenuti i loro cavalli sollevò molti e giustificati lamenti da parte del pubblico.
PROVACCIA - Dopo un poco di gara fra Aquila e Giraffa, questa prova fu vinta dalla Giraffa. Corsero gli stessi fantini che per il Palio. L’Istrice non vi prese parte.




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