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- LE PROVE DEL PALIO DEL 16 AGOSTO 1909 -
pagina curata da Carmelo Lauretta e Alberto Fiorini



In neretto chi vinse la prova; l'ordine delle dieci Contrade segue quello dell'estrazione, ossia è riferito alla prima prova.



Il Palio fu vinto dal Drago (vedi la scheda relativa)


I migliori cavalli toccarono al Nicchio, alla Pantera, al Drago e al Bruco; discreti erano quelli della Civetta, della Torre e del Leocorno; cattivi i soggetti toccati alla Selva, alla Lupa e all’Aquila.

1a PROVA - Con questa prova andò in vigore il provvedimento deliberato dalla Giunta Municipale con partito del 7 Luglio u.s., cioè lo sgombro assoluto dello sbocco di Via S.Martino e la chiusura di questo con una tenda. Questa prova fu poco interessante, perché il Nicchio partito primo dal canape tale si mantenne per tutta la corsa. Al 1° giro caddero a S.Martino i fantini della Pantera e dell’Aquila e al 2° giro alla pianata quello del Drago che però rimontò subito a cavallo e seguitò la corsa. Alla vincita arrivarono nell’ordine seguente: Nicchio, il cavallo scosso della Pantera, Civetta.

2a PROVA - Molto bella e contrastata fra i primi cavalli fu questa prova, poiché prima partì l’Aquila, seguita dalla Civetta che subito entrò prima. Il Drago al 2° giro entrò primo seguito dal Nicchio, il quale per quanto tentasse durante il resto della corsa di passarlo, pure non vi riuscì. Alla vincita arrivarono nell’ordine seguente: Drago, Nicchio, Civetta.

3a PROVA - Questa prova fu priva di qualsiasi interesse perché la Pantera partita prima dal canape tale si mantenne per tutta la corsa, solo all’ultimo mezzo giro il Drago tentò, senza però riuscirvi, di contrastargli la vittoria. Al 3° giro a S.Martino cadde il fantino del Leocorno. Alla vincita arrivarono in quest’ordine: Pantera, Drago, Civetta.
In questa prova successe un incidente curioso: il cavallo del Bruco appena uscito dal Cortile del Podestà s’impuntò e non volle andare più avanti; le guardie ed il direttore di polizia municipale non se ne accorsero che quando 6 Contrade erano già fra i canapi. Allora furono fatti uscire i fantini dal canape, ricondotti nella Corte del Podestà, quindi al canape e data la mossa.

4a PROVA - Questa prova fu interessante per la continua gara seguita fra Drago e Nicchio, che solo al 3° giro alla salita del Casato riuscì a passare primo. Il Bruco cadde al 2° giro a S.Martino, ed il fantino Giulio Cerpi riportò qualche ferita alla testa che allo spedale furono giudicate guaribili in pochi giorni. Alla vincita arrivarono nell’ordine seguente: Nicchio, Drago, Civetta. La Selva si fermò dopo aver fatto due giri.

PROVA GENERALE - Un numerosissimo pubblico assisteva a questa prova che fu abbastanza contrastata. Dalla mossa partì primo il Drago seguito dal Nicchio, che dopo molta lotta alla 2a girata sotto Casa Chigi riuscì ad entrare primo. Intanto il Bruco passava poco dopo il Drago, e avvicinandosi sempre più al Nicchio contrastò fino all’ultimo con questo la vittoria. Alla vincita arrivarono in quest’ordine: Nicchio, Bruco, Civetta.

PROVACCIA - Senza alcun interesse, come al solito, ebbe luogo questa prova che fu vinta dalla Civetta. Corsero gli stessi fantini che per il Palio, ad eccezione dell’Aquila, dove corse Egisto Scali detto Musolino.

Come già riferito dal Griccioli nelle note di cronaca della prima prova, in occasione di questo Palio furono applicati i provvedimenti deliberati dalla Giunta Municipale in data 7 luglio 1909, concernenti lo sgombero dell’ultimo tratto di Via del Porrione. Gli ultimi spettatori venivano ammessi all’interno della Piazza dal Chiasso Largo e dalla Bocca del Casato, tenuti aperti fino all’ultimo momento prima della corsa.