In neretto chi vinse la prova; l'ordine delle dieci Contrade segue quello dell'estrazione, ossia è riferito alla prima prova.

Il Palio fu vinto dalla Tartuca (vedi la scheda relativa)
I migliori cavalli toccarono alla Tartuca, al Nicchio, all’Aquila e all’Oca, la quale ebbe la morellina del Sig.
Lorenzo Franci con cui vinse di luglio; discreti erano i cavalli andati alla Torre, al Drago e alla Pantera; cattivi
quelli della Civetta, della Selva e del Bruco.
Sospesi dal correre i fantini Meloni e Tamberi, rei di gravi scorrettezze durante il Palio di Provenzano,
rispettivamente con i giubbetti della Torre e della Chiocciola, che furono inoltre anche inibiti, per motivi d’ordine pubblico, a soggiornare
in Siena con decreto della Prefettura del 30 luglio 1898.
La 1a prova fu vinta dall’Oca. La Torre cadde al canape, e l’Aquila e la Selva al 1° giro andarono a battere nei materassi. La Selva andò in S.Martino, mentre il fantino dell’Aquila rimontò a cavallo e seguitò la corsa. Andati dopo la prova allo Spedale fu riscontrata al primo una ferita lacero contusa alla gamba destra e al secondo una distorsione al piede sinistro,
ambedue guaribili in 5 o 6 giorni.
In seguito all’infortunio del cavallo dell’Aquila, Silvio Griccioli, che era Capitano, comunicò al Comune che l’animale
non era in grado di correre e che quindi non poteva intervenire alla seconda prova.
La 2a prova fu bellissima, quale da molto tempo non si era vista. Fu vinta dal Nicchio dopo una lotta testa a testa con l’Oca e con la Civetta. Anche la 3a e la 4a prova furono vinte dal Nicchio.
L’Aquila, esentata dal correre la 2a prova, si presentò regolarmente in piazza per disputare le altre.
Ben più gravi e tragici furono invece gli infortuni capitati ai cavalli della Pantera e del Drago. Il cavallo della Pantera, di proprietà del Sig. Paolo Neri, rimase ferito ad una zampa durante la 2a prova; a causa della
grave zoppia non fu più in grado di correre e non partecipò neppure al Palio. Il cavallo del Drago, di proprietà del Sig. Pasquale Mattii, durante la 3a prova, al 2° giro alla Cappella, cadde colpito da apoplessia e morì subito.
Pertanto, corsero le rimanenti prove soltanto otto Contrade.
La Prova Generale fu appannaggio della Tartuca. L’unico cambio di monta venne effettuato dall’Aquila che
ingaggiò Egidio Fineschi. La Provaccia fu vinta dalla Civetta.




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