UN SOSPETTO DI PESTE
Adì 21 di Gennaro 1630 martedì
Il Molto Reverendo Pietro Petrini Cappellano Perpetuale del
Duomo di Siena, ma di Patria
da Scrofiano di dove era eletto Canonico d'Anni 35 in 40 in
Circa, essendo venuto à Siena
alquanto infermo per curarsi, si fermò come forestiero prima
nell'ostaria della Rosa per 2
giorni et appresso nell'Ostaria della Lupa due altri giorni,
due altri giorni stette nel
realto nella Camara Locanda di Messer Giovan Francesco detto
Calisca che anch'egli lo
ricettò pochi giorni, e tutti lo rifiutorno per sospetto della
contagione*, che per tutto
il mondo vi s'haveva dubbio per benchè per la Misericordia di
Dio, et per la sua Pietà per
ancora non s'era ne provata necessità in Siena; fu non di meno
ricevuto in Casa del buon
San Maritano dico dal Molto Reverendo Ascanio Casini, che
haveva la Casa in Castello
Vecchio sotto la Cura di S.Pietro ale Scale...
* SOSPETTO DELLA CONTAGIONE = Non lasciamoci ingannare dalla
data che è stata poc'anzi
riportata, perchè a quei tempi fino al 25 di marzo,
gli anni venivano computati in maniera differente dalla nostra,
così che il giorno in
questione [21 gennaio 1630], in
realtà fa parte dell'anno 1631. Questo per introdurre
l'argomento delle epidemie che
periodicamente, per secoli, afflissero le nostre popolazioni.
Infatti a Firenze nel giugno
1630, si ebbero i primi sintomi di una pestilenza che in
seguito si estese fino ad
arrivare alle porte di Siena. La causa è da ricercare nella
crisi agraria dell'anno
precedente e dalla conseguente carestia. Firenze e il suo
distretto (e in seguito anche
Pistoia e Lucca) vennero colpiti dal terribile morbo, che con
lentezza implacabile
continuò ad avanzare da nord verso sud in direzione del
territorio senese, tanto da
giungere fino ad Ancaiano.
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Defunti di S.Giovanni Battista sotto la Metropolitana
- libro 1091
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