LA RICHIESTA DI SEPARAZIONE DI EVA CARLUCCI
Archivio Arcivescovile di Siena - Cause Civili 5155 n.36

Il primo luglio 1842 Eva Carlucci, consorte di Luigi Frati, fece istanza di separazione al Tribunale Ecclesiastico di Siena.
A suo dire, e confortata da testimoni, poco dopo il matrimonio, il Frati "si rese debitore della moglie di disamore, indifferenza, ed avversione dimostranti da sempre
gravi, e replicate sevizie consistenti in ingiurie, percosse ed offese alla persona".
Infine "nel 3 settembre prossimo scorso dopo avere il Frati percossa la moglie, e la madre della moglie, gli mise fuori di casa insieme coi figli, serrando l'uscio
di casa, talchè l'Eva Carlucci fù costretta a ritirarsi in casa del fratello Adamo (che faceva l'artista).
Da quell'epoca in poi il Frati ha abbondonato la moglie, e i figli senza darli nulla per il loro sostentamento".
A queste accuse. Luigi rispose di voler tornare con la moglie e con i figli, ma di non voler più
convivere con la suocera e con i cognati, che, a suo dire, erano la causa dei frequenti
litigi fra i coniugi.

cliccare sopra l'immagine per ingrandirla
|