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- PROCESSI E FATTI CURIOSI CHE RIGUARDANO I FANTINI -

Fu Giuseppe Pistoj e non suo padre G.Battista a vincere nel 1732 e 1733


Da un'attenta riflessione e confrontando i manoscritti in nostro possesso, siamo giunti alla conclusione che i Palii del luglio 1732 e luglio 1733, attribuiti rispettivamente a Valdimontone e Tartuca, non furono vinti da Giovan Battista Pistoi detto Cappellaro, bensì da suo figlio Giuseppe.
Il perchè di queste conclusioni sono da ascriversi agli allegati che vi proponiamo, primo fra tutti quello relativo alla morte di Giovan Battista, che avvenne a Siena il 20 agosto 1732.



Sempre in questo documento cha fa parte di quelli della parrocchia di S.Antonio in Fontebranda, appare che egli era di S.Quirico d'Orcia, dove nacque il 14 ottobre 1672.
In un'epoca, nella quale la vita media era assai inferiore a quella odierna, rimane arduo supporre che egli avesse potuto partecipare e vincere due Palii superata la soglia della sessantina.
Secondo quanto tramandatoci, pare che Cappellaro non avesse partecipato al Palio per un decennio: dal 1722 al 1732.
La lontananza dalla Piazza per un periodo così lungo, per un fantino che all'epoca avrebbe avuto già 50 anni, è perciò da ritenersi poco plausibile.
A questo punto sorge spontanea la domanda: chi vinse le carriere del 1732 e 1733?
La risposta si trova fra le carte dell'archivio della Contrada della Tartuca, nelle quali è riportato l'ammontare che Giuseppe Pistoi riscosse per la vittoria del Palio del 2 luglio 1733.


Archivio Contrada della Tartuca


Di costui sappiamo pure che ebbe un fratello che nel giugno del 1731 rimase implicato in concorso in omicidio (cfr.).
L'unica fonte che cita un "Figlio di Cappellaio", senza però specificarne il nome, rimane il Griccioli, che ne fà menzione nei suoi quaderni, indicandolo come fantino della Chiocciola per il Palio del 2 luglio 1734.



Ricordiamoci inoltre che vigeva l'uso del tramandarsi il soprannome da genitore a figlio e quindi è plausibile che anche il nomignolo di Giovanni Pistoi, oltre a "Figlio di Cappellaro", fosse più semplicemente quello di "Cappellaro". Da sottolineare che i Pistoi erano una famiglia di vetturini e pertanto non è da escludere che pure Giovanni, nato a Siena il 5 aprile 1707, fratello di Giuseppe, avesse partecipato a qualche carriera.

       



Documenti consultati:
Archivio Arcivescovile di Siena, Defunti S.Antonio in Fontebranda 475, anno 1732;
Archivio Vescovile di Montalcino, Battesimi di S.Quirico d'Orcia, anno 1672;
Nobil Contrada dell'Aquila, I quaderni del Griccioli, Palio del 2 luglio 1734;