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Al Bruco con Elisir di Logudoro e Gingillo il Palio dell’Assunta



È il Bruco con Elisir di Logudoro e Giuseppe Zedde detto Gingillo a vincere il Palio dell’Assunta 2008. Poco dopo le 19 il mossiere apre la busta con l’ordine di mossa e chiama Pantera, Valdimontone, Oca, Torre, Nicchio, Selva, Bruco, Tartuca e Aquila, con il Drago di rincorsa. Ci vogliono circa un’ora, tre mosse invalidate e due chiamate fuori dai canapi prima che la mossa maturi, poi il Drago entra e dai canapi schizzano l’Oca, il Valdimontone e la Pantera. , con il Drago che galoppa forte all’esterno e gira primo a San Martino, seguito dall’Oca, con dietro la Torre e il Bruco. Al primo Casato Scompiglio cade da Fedora Saura ed è l’Oca a prendere il comando, con dietro lo scosso del Drago, il Bruco e la Torre. Al secondo San Martino è sempre l’Oca in testa, seguita dal Bruco. All’inizio dell’ultimo giro Gingillo inizia a spingere forte Elisir Logudoro, supera l’Oca ed entra primo all’ultimo San Martino, inseguito dall’Oca. Il Bruco è ormai lanciato verso il bandierino ed Elisir Logudoro e Giuseppe Zedde detto Gingillo vanno a cogliere il loro primo trionfo sul Campo.

Questo l’ordine di ingresso delle contrade tra i canapi:

Pantera con Walter Pusceddu detto Bighino su Istriceddu
Valdimontone con Luca Minisini detto De’ su Choci
Oca con Giovanni Atzeni detto Tittia su Elfo di Montalbo
Torre con Andrea Mari detto Brio su Già del Menhir
Nicchio Alberto Ricceri detto Salasso su Guess
Selva con Igor Argomenni detto Smarrancio su Giordhan
Bruco con Giuseppe Zedde detto Gingillo su Elisir Logudoro
Tartuca con Luigi Bruschelli detto Trecciolino su Elimia
Aquila con Paride De Mauro detto Tiburzi su Ilon
Drago con Jonathan Bartoletti detto Scompiglio su Fedora Saura di rincorsa



Curiosità

Su 19 Palii disputati nel 2000, per ben 9 volte ha vinto una contrada estratta a sorte.
Il Bruco ha vinto tutti e tre i Palii nel 2000 da estratta a sorte.
Nel 2000 il Bruco ha sempre vinto di sabato.
Il Drago ha avuto per due volte Fedora Saura ed entrambe è partita di rincorsa.
Il Nicchio era dal luglio 1981 che non partiva dal 5° posto.




Cosa è il Logudoro

Il Logudoro è un vasto territorio della Sardegna centro settentrionale.
Di prevalenti terreni vulcanici, è la zona più fertile dell'isola. Fin dal tempo delle civiltà preistoriche fu per questo motivo prediletta , come testimonia la presenza massiccia dei nuraghi, i tipici monumenti megalitici dell'isola. Durante l'epoca romana fu uno dei principali granai dell'Impero, e diverse legioni vi si stabilirono, soprattutto ai piedi della "Costera" per difendere le zone conquistate dai Barbari non romanizzati che abitavano le impervie montagne dell'interno. Durante il periodo giudicale fu centro di uno dei quattro regni in cui era divisa l'isola, il Giudicato di Torres o appunto Giudicato del Logudoro, con capoluogo prima Ardara e poi Sassari. Il territorio del giudicato corrispondeva pressapoco all'odierna Provincia di Sassari, ma si estendeva verso sud fino a comprendere Nuoro e Macomer. Il livello di relativo benessere di cui la regione godette nel Medioevo è testimoniato dalla ricchezza di chiese campestri in stile romanico-pisano, un patrimonio unico nell'isola. Con la fine del giudicato, e dopo con il passaggio sotto il regno di Aragona, iniziò un progressivo declino. La scelta successiva di Cagliari come sede del governatore dell'isola portò il Logudoro a una situazione di marginalità amministrativa. In seguito, sotto i Savoia, l'oppressione feudale e la sensazione di lontananza dello Stato sfocò in un diffuso banditismo, quasi prossimo a quello che opprimeva la Gallura e la Barbagia. La costruzione di ferrovie e strade portò, agli inizi del Novecento, un deciso miglioramento, il cui rovescio della medaglia fu la distruzione dell'immenso patrimonio forestale nei colli prossimi alle nuove linee di comunicazione, per alimentare la crescente industria piemontese. Tuttavia negli anni cinquanta l'eccessiva pressione demografica e la minor competitività delle culture granifere nei mercati nazionali costrinse migliaia di Logudoresi ad emigrare, prima nelle città sarde in espansione o nelle nuove aree costiere bonificate dalla malaria, poi anche nelle regioni del Centro-Nord Italia e nei Paesi più sviluppati d'Europa. Il Logudoro è stato il distretto della Sardegna con il più forte depauperamento demografico degli ultimi 60 anni.




La Prova Generale e provaccia non disputate a causa della piogga

Le due prove non sono state effettuate a causa del violento temporale che si è abbattuto su Siena.






Quarta prova alla Tartuca con Elimia e Trecciolino

Una prova che ha visto regolarmente a cavallo anche Luca Minisini detto De’ su Choci per il Valdimontone, dopo la caduta di ieri nel corso della terza prova. L’allineamento viene trovato abbastanza velocemente, con solo piccoli segni di nervosismo da parte dei cavallini di Drago e Bruco, Fedora Saura ed Elisir Logudoro. Quando la rincorsa entra partono forte Aquila, Torre, Bruco e Drago. A San Martino entra primo il Nicchio con Guess e Salasso seguito dall’Aquila con Ilon e Tiburzi, entrambi però girano alti e Tiburzi cade. Ilon scosso galoppa forte per tre giri, poi si ferma poco prima del bandierino ed è la Tartuca con Elimia e Trecciolino, che già avevano provato alcuni spunti, ad andare a vincere la prova.

Questo l’ordine di ingresso tra i canapi:

Nicchio Alberto Ricceri detto Salasso su Guess
Aquila con Paride De Mauro detto Tiburzi su Ilon
Oca con Giovanni Atzeni detto Tittia su Elfo di Montalbo
Tartuca con Luigi Bruschelli detto Trecciolino su Elimia
Torre con Andrea Mari detto Brio su Già del Menhir
Bruco con Giuseppe Zedde detto Gingillo su Elisir Logudoro
Valdimontone con Luca Minisini detto De’ su Choci
Drago con Jonathan Bartoletti detto Scompiglio su Fedora Saura
Pantera con Walter Pusceddu detto Bighino su Istriceddu
di rincorsa Selva con Antonio Villella detto Sgaibarre su Giordhan




Terza prova, vince il Drago con J. Bartoletti detto Scompiglio su Fedora Saura

Alla mossa, maturata dopo alcuni minuti di attesa necessari a trovare il giusto allineamento tra i canapi, è la Torre con Brio su Già del Menhir a schizzare fuori prima dai canapi, seguita dalla Pantera con Bighino su Istriceddu, dalla Tartuca con Trecciolino su Elimia e dal Montone di De’ su Choci. All’ingresso di San Martino la Pantera prende la testa, seguita da Montone e Tartuca. Alla curva del Casato Bighino spinge forte Istriceddu, il Montone cade e da dietro spunta il Drago, con Scompiglio che lancia Fedora Saura e inizia a guadagnare lunghezze. Nicchio e Selva provano alcuni spunti. Al secondo Casato l’Aquila con Tiburzi su Ilon supera la Pantera e si porta in testa, mentre il Drago continua il recupero dalle retrovie e, dopo un ottimo terzo giro, guadagna la prima posizione e va vincere la prova.

Questo l’ordine di ingresso tra i canapi:

Selva con Antonio Villella detto Sgaibarre su Giordhan
Pantera con Walter Pusceddu detto Bighino su Istriceddu
Drago con Jonathan Bartoletti detto Scompiglio su Fedora Saura
Valdimontone con Luca Minisini detto De’ su Choci
Bruco con Giuseppe Zedde detto Gingillo su Elisir Logudoro
Torre con Andrea Mari detto Brio su Già del Menhir
Tartuca con Luigi Bruschelli detto Trecciolino su Elimia
Oca con Giovanni Atzeni detto Tittia su Elfo di Montalbo
Aquila con Paride De Mauro detto Tiburzi su Ilon
di rincorsa Nicchio Alberto Ricceri detto Salasso su Guess

Seconda prova, vince la Tartuca con Trecciolino su Elimia

Una prova che ha visto come unica novità nelle monte Walter Pusceddu detto Bighino su Istriceddu per la Pantera, che ieri sera aveva invece affidato il proprio cavallino esordiente a Franco Casu detto Spirito. Il mossiere chiama tra i canapi Drago, Valdimontone, Bruco, Oca, Selva, Pantera, Nicchio, Torre e Tartuca, con l’ Aquila di rincorsa. C’è un po’ di nervosismo tra i canapi e l’allineamento viene trovato con qualche difficoltà. Partono forte Oca, Pantera e Bruco, ma a prendere il comando sono Elfo di Montalbo e Tittia, che provano forte per un giro seguiti da Elisir Logudoro e Gingillo. Quando rallentano, è la Tartuca a passare in testa, con Trecciolino che fa galoppare a ritmo sostenuto Elimia per quasi due giri e va a vincere la prova. Nelle retrovie quasi tutte le altre contrade provano alcuni spunti.

Questo l’ordine di ingresso tra i canapi:

Drago con Jonathan Bartoletti detto Scompiglio su Fedora Saura
Valdimontone con Luca Minisini detto De’ su Choci
Bruco con Giuseppe Zedde detto Gingillo su Elisir Logudoro
Oca con Giovanni Atzeni detto Tittia su Elfo di Montalbo
Selva con Antonio Villella detto Sgaibarre su Giordhan
Pantera con Walter Pusceddu detto Bighino su Istriceddu
Nicchio Alberto Ricceri detto Salasso su Guess
Torre con Andrea Mari detto Brio su Già del Menhir
Tartuca con Luigi Bruschelli detto Trecciolino su Elimia
di rincorsa Aquila con Paride De Mauro detto Tiburzi su Ilon




Prima prova, vince il Drago con J. Bartoletti detto Scompiglio su Fedora Saura

Una prova che, dopo qualche difficoltà di allineamento e una partenza non valida, vede uscire forte dai canapi la Pantera con Franco Casu detto Spirito su Istriceddu, seguita dalla Selva con Antonio Villella detto Sgaibarre su Giordhan e dall’Oca con Elfo di Montalbo e Giovanni Atzeni detto Tittia. Al primo San Martino è il Drago, dall’esterno, a guadagnare la prima posizione, seguito dalla Pantera e dall’Aquila con Tiburzi sull’esordiente Ilon. Galoppo in scioltezza per Scompiglio su Fedora Saura, che tiene la testa per tutti e tre i giri staccando di diverse lunghezze la Pantera e va a vincere la prima prova. Leggera sgambatura per le altre contrade.

Questo l’ordine di ingresso tra i canapi:

Aquila con Paride De Mauro detto Tiburzi su Ilon
Tartuca con Luigi Bruschelli detto Trecciolino su Elimia
Torre con Andrea Mari detto Brio su Già del Menhir
Nicchio Alberto Ricceri detto Salasso su Guess
Pantera con Franco Casu detto Spirito su Istriceddu
Selva con Antonio Villella detto Sgaibarre su Giordhan
Oca con Giovanni Atzeni detto Tittia su Elfo di Montalbo
Bruco con Giuseppe Zedde detto Gingillo su Elisir Logudoro
Valdimontone con Luca Minisini detto De’ su Choci
Di rincorsa il Drago con Jonathan Bartoletti detto Scompiglio su Fedora Saura



Assegnazione dei cavalli

I cavalli sottolineati hanno già disputato almeno un Palio. Cliccando sul nome, si aprirà la relativa pagina a loro dedicata.

Nome del cavallo Contrada Proprietario
1. FEDORA SAURA DRAGO Augusto Posta
3. ELISIR DI LOGUDORO BRUCO Andrea Mari
4. GIORDHAN SELVA Michela Gori
6. CHOCI VALDIMONTONE Alessandro Tozzi
11. ILON AQUILA Jacopo Bonucci
27. GIA' DEL MENHIR TORRE Massimo Coghe
29. ISTRICEDDU PANTERA Serena Butteri
30. GUESS NICCHIO Fabio Romanelli
33. ELFO DI MONTALBO OCA Francesco Ticci
35. ELIMIA TARTUCA Niccolò Rugani



Così le batterie

Ottimi spunti degli esordienti nelle cinque batterie di selezione formate dopo la presentazione dei cavalli alla Tratta. All’Entrone sono arrivati 35 dei 38 soggetti attesi, assenti Flober, Giuliana Saura e Gungadin. Nella prima batteria vince Edolo montato da Mulas, mentre nella seconda sono Guschione e Siri ad arrivare primi al bandierino. Terza prova a Gherly con Mureddu, nella quarta vittoria di Insomma montato da Carboni e infine nella quinta batteria sono primi Fanè e Mureddu. I capitani chiedono di rivedere sul tufo sette soggetti nella batteria di recupero: a vincerla è Istriceddu con Virgilio Zedde, con Gherly, Internos e Guess che si mettono in evidenza.

Prima batteria
È Edolo montato da Mulas a vincere la prima batteria del Palio dell’Assunta 2008. Dai canapi partono subito forte Edolo con Mulas e Guadalupe con Carboni che galoppano appaiati, poi al primo San Martino è Edolo a passare in testa e a mantenere il comando fino al bandierino, mentre dietro galoppano forte anche Ei Ei e Incantado. Al secondo San Martino da registrare la caduta di Siri da Iron Horse.

Seconda batteria
La seconda batteria del Palio dell’Assunta 2008 va a Guschione con Siri. Prima mossa annullata per la rincorsa che anticipa l’allineamento, poi allineamento un po’ faticoso da trovare. Partono forte Guess con Carboni, Guschione con Siri e Internos con Migheli, che tengono subito un gran tempo di galoppo. Al primo San Martino prendono il comando Guschione e Siri e lo mantengono fino al termine, sempre incalzati da Guess e Carboni e da Internos e Migheli.

Terza batteria
Gherly con Mureddu vince la terza batteria del Palio dell’Assunta 2008. Alla mossa schizzano subito forte Ilon con De Mauro e Gherly con Mureddu, che con un ottimo tempo di galoppo staccano subito gli altri soggetti. È un testa a testa tra i due cavallini, con Gherly e Mureddu che prima dell’ultimo San Martino passano dall’interno Ilon e De Mauro e vanno a vincere la prova. Nelle retrovie provano il galoppo anche Elfo di Montalbo con Fais e Guerriero Baio con Franceschini.

Quarta batteria
Va a Insomma e Carboni la quarta batteria del Palio dell’Assunta. Buona partenza di Frustone con Siri e Istriceddu con Virginio Zedde seguiti da Insomma con Carboni, ma da dietro arriva forte Delizia De Ozieri con Argomenni che erano di rincorsa. Al primo Casato è proprio Delizia De Ozieri a passare in testa e a galoppare forte per un giro, poi al secondo Casato batte nel colonnino e ne approfittano Frustone con Siri e Insomma con Carboni, che galoppano forte testa a testa fino all’ultimo San Martino, quando Insomma e Carboni passano al comando e vanno a vincere la prova.

Quinta batteria
Sono Fanè e Mureddu a vincere la quinta batteria del Palio dell’Assunta 2008. Due mosse invalidate, poi il mossiere dà buona la terza e dopo un’ottima partenza di Già del Menhir con Siri è AS Invincibile con Chiti a prendere il comando, seguito da Fanè con Mureddu. Dietro buon galoppo per Gezabele con Pusceddu, leggero trotto per gli altri. All’ultimo San Martino sono Fanè e Mureddu a prendere la testa e a mantenerla fino al bandierino.

Batteria di recupero
Dai canapi partono fortissimo Istriceddu con Virgilio Zedde, Gherly con Mureddu e Internos con Migheli, che galoppano testa a testa fino al primo San Martino, quando prendono la testa Istriceddu e Virgilio Zedde e la mantengono fino alla fine, andando a vincere la batteria. Dietro galappano forte Gherly e Mureddu, seguiti e poi sorpassati da Guess e Carboni che si mettono bene in evidenza.



35 i cavalli alla tratta

N° CAVALLO PROPRIETARIO
1 A.S. INVINCIBILE Raffaele Franceschetti
2 CHOCI Alessandro Tozzi
3 DELIZIA DE OZIERI Marcello Rosi
4 DERRIU JUNIOR Antonio Villella
5 DREAM TEAM Luca Veneri
6 EDOLO Andrea Roncucci
7 EI EI Francesco Passalacqua
8 ELFO DI MONTALBO Francesco Ticci
9 ELIMIA Niccolò Rugani
10 ELISIR LOGUDORO Andrea Mari
11 ELYSYRIO Alessandro Fontani
12 ENCANTADO Vincenzo Facchini
13 FANE’ Simone Berni
14 FEDORA SAURA Augusto Posta
15 FIORE DE P.ULPU Carlo Brocci
16 FLOBER Luca Veneri (non presentato)
17 FRUSTONE Simone Berni
18 GEZABELE Claudio Berti
19 GHERLY Augusto Posta
20 GIA’ DEL MENHIR Massimo Coghe
21 GIOCATTOLINO Antonio Costantino Buzzi
22 GIORDHAN Michela Gori
23 GIULIANA SAURA Luca Francescani (non presentata)
24 GRIDO DI GALLURA Roberto Danesi
25 GUADALUPE Lucia Toto
26 GUERRIERO BAIO Marcello Roti
27 GUESS Fabio Romanelli
28 GUNGADIN Ciro Serchi (non presentato)
29 GUSCHIONE Simone Berni
30 IADA Samuele Sampietri
31 ILON Jacopo Bonucci
32 INCANTADO Riccardo Piras
33 INDIRA BELLA Fabio Fioravanti
34 INSOMMA Fabio Romanelli
35 INTERNOS Simone Picchi
36 IRON HORSE Claudia Nerozzi
37 IRON RIVER Simone Santi
38 ISTRICEDDU Serena Butteri



Applausi per il Drappellone di Mario Ceroli


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Piace ai contradaioli il Cencio di Mario Ceroli, presentato nel Cortile del Podestà dal sindaco Maurizio Cenni e da Omar Calabrese. Un Drappellone – si legge nella nota diffusa dal Comune di Sienja – “delicato e forte. Innovativo e tradizionale. Ma, più che altro, un Drappellone che dà l'impressione ottica del movimento”.
“Abruzzese di nascita, romano di adozione per la sua formazione professionale, Ceroli – si legge ancora nella nota -, uno dei più grandi artisti a livello internazionale, famoso per un concetto di scultura carico di riferimenti figurativi sugli stereotipi della contemporaneità, ha trattato la seta del “cencio” con la stessa maestria con la quale lavora le sue spettacolari creazioni in legno. La materia originale si vede. La superficie non è completamente ricoperta di colore.
In alto la Madonna del Voto, la riproposizione di quella che si trova sull'altare maggiore della Cattedrale, dove andranno a cantare il Te Deum i contradaioli che vinceranno il Palio. Ai lati gli stemmi delle Contrade dai quali si irradiano raggi d'argento che raggiungono Piazza del Campo, contornata dai palazzi e popolata da spighe di grano dorato. In basso dieci cavalli neri al galoppo e braccia alzate: quelle degli alfieri nel momento dell' “alzata”, quando con il corpo ed il cervello, con il sangue e la forza, vogliono sfiorare il cielo con i colori della propria Contrada. Sulla destra, come a dar più forza al galoppo, tre profili urlanti”.
“Riferimenti, connotazioni e proiezioni – si legge ancora nella nota - tipici di quell' “environment dinamico” che ha reso celebre Mario Ceroli, insieme a quel tocco di magistrale originalità con il quale ogni volta riesce a catturare ed immortalare, per l'eternità, un momento di vita. Le spighe. Segno biblico di abbondanza. Di felicità. Il popolo di Siena è dentro quel Campo, come spighe. Una concettualità originale, che solo un personaggio eclettico come lui può esternare; in grado, con estrema disinvoltura e ugual successo, di alternare la scultura alla scenografia teatrale, per celebrare, ogni volta, il valore simbolico delle sue creazioni. Una magica alchimia che riesce a rendere tattile un'idea.
Se il simbolo del Palio è il cavallo, Mario Ceroli l'ha reso vivo. I dieci barberi corrono sulla stoffa, su quell'anello inclinato di tufo. Una prospettiva incredibilmente reale, tanto che il drappellone pare muoversi, e gli elementi a corredo, braccia, mani e facce, sembrano inseguire gli animali. Li spingono, con la forza del cuore, al traguardo, sotto lo sguardo dolce di una Vergine duecentesca”.
“Come la serie di figure appiattite – conclude la nota - vere e proprie fette di statue, le stesse che si possono ammirare all'interno delle Logge del Papa, per la mostra “Forme in movimento”, che Siena ospiterà fino al prossimo 7 settembre, Ceroli ha dato spessore a quanto ha dipinto. Ha dato fisicità e carne agli animali, ha popolato, con i colori, il Palazzo Comunale, ha rappresentato con un elemento della natura i diciassette popoli che vivono Siena.
E il risultato, felice ed imprevedibile, connota in maniera chiara l'unicità di questo grande artista”.



Le nomine per il Palio dell'Assunta

Sarà ancora Giorgio Guglielmi di Vulci a salire sul Verrocchio per il prossimo Palio dell'Assunta, lo ha deciso la Giunta del Comune di Siena che ha effettuato nella seduta di mercoledì 9 luglio 2008, le nomine in vista del Palio dell'Assunta del 16 agosto. Oltre alla conferma di Guglielmi di Vulci, la Giunta ha nominato i Deputati della Festa, che saranno Valter Munaretto (Chiocciola), Gianfranco Bimbi (Civetta), Giuseppe Pompucci (Giraffa).
Giulio Pietrangeli (Lupa), Maurizio Bagnoli (Onda) e Massimo Frusteri (Istrice) sono stati nominati Ispettori della Pista, mentre Lorenzo Bassi, Pasquale Cappelli e Franco Semboloni saranno i Giudici della Vincita. Franco Sodi è stato, infine, nominato Maestro di Campo.



Estratte: BRUCO, VALDIMONTONE, DRAGO

Sono state estratte le seguenti contrade: BRUCO, VALDIMONTONE, DRAGO che andranno ad affiancarsi alle 7 che correranno d'obbligo il Palio del 16 agosto 2008.

contrade che correranno il Palio dell'Assunta:

AQUILA
TARTUCA
TORRE
NICCHIO
PANTERA
SELVA
OCA
BRUCO
VALDIMONTONE
DRAGO

- questa combinazione di 10 contrade si è verificata il 16 agosto 2006, come testimonia questa indagine: clicca qui
- Queste 3 stesse contrade furono estratte addirittura anche nel medesimo ordine per il palio di agosto 2007. clicca qui
- Il Valdimontone correra' il suo settimo palio consecutivo, il Bruco il suo quinto. Continua, nonostante la vittoria, la cabala negativa dell'Istrice legata all'estrazione, mai uscito dal 2000 a oggi. Restano "all'asciutto" per le carriere del 2008 Lupa, Chiocciola, Onda e Civetta.




le altre 7 che parteciperanno d'obbligo al prossimo palio di agosto 2009:

Giraffa
Leocorno
Istrice
Civetta
Onda
Lupa
Chiocciola





ALTRI CAPITOLI INERENTI ALLE ESTRAZIONI:

Le estrazioni
Chi ha corso nel 2000
Le estrazioni nel 2000
I ritardi all'estrazione
Da chi venne estratta
Le stesse triplette




Assisteremo ad un Palio bis

Sono ben 19448 le possibili combinazioni di 10 contrade sulle 17 esistenti, per cui è molto bassa la probabilità che le solite 10 possano disputare insieme un altro palio.
Fino ad oggi questa combinazione si è ripetuta solo 12 volte e una di queste sarà la carriera del prossimo 16 agosto che vedrà protagoniste le stesse contrade che corsero il 16 agosto 2006.




La vittoria di luglio dell'Istrice



Con un lungo assolo che lo vede in testa per tutti e tre i giri, Luigi Bruschelli detto Trecciolino sull’esordiente Già del Menhir vince il Palio di Provenzano per i colori della contrada dell’Istrice, mettendo a segno la sua 11^ vittoria e regalando il 41^ Cencio al popolo di Camollia.
Mossa laboriosa, con Giorgio Guglielmi di Vulci costretto a chiamare per due volte tutti fuori dai canapi per stemperare il nervosismo dei cavalli.
Al secondo rientro, ancora tempi molto dilatati per la difficoltà di Giordhan, il barbero dell’Aquila, contrada di rincorsa, a eseguire gli ordini del fantino dando il tempo di mossa. Quando finalmente il cavallo riesce ad avvicinarsi al verrocchino, la mossa viene invalidata per una forzatura tra i canapi.
Poi, dopo più di mezz’ora di attesa, i cavalli riescono a trovare il giusto allineamento e dai canapi schizza fuori l’Istrice, inseguita dal Leocorno e dalla Torre, che a Fonte Gaia rimonta e conquista la seconda posizione.
L’istrice gira prima a San Martino, incalzata dalla Torre, con Alberto Ricceri detto Salasso su Elfo di Montalbo, e dall’Aquila, con Paride de Mauro detto Tiburzi su Giordhan, mentre cadono il Nicchio con lo Zedde su Giove Deus e il Valdimontone con l'esordiente Alessio Migheli detto Girolamo su Iolao, mentre l’Istrice continua la sua corsa, in vantaggio di diversi colonnini su Torre e Aquila. Al secondo Casato Salasso su Elfo di Montalbo fa il suo attacco tentando di guadagnare la testa ma Trecciolino, a colpi di nerbo, fa volare Già del Menhir che con un gran tempo di galoppo va ad affrontare, sempre in prima posizione, il terzo Casato, dove Torre e Pantera cadono lasciando Trecciolino libero di concludere vittorioso la sua corsa.



Così l'assegnazione dei cavalli del Palio di luglio:

Cliccando sul nome del cavallo, si aprirà la relativa pagina a loro dedicata.

Nome del cavallo Contrada
IADA LEOCORNO
GIA' DEL MENHIR ISTRICE
CHOCI SELVA
GIOVE DEUS NICCHIO
ELFO DI MONTALBO TORRE
INDIRA BELLA PANTERA
GIORDHAN AQUILA
GEZABELE GIRAFFA
ESTREMO ORIENTE BRUCO
IOLAO VALDIMONTONE