I MORTI IN PRIGIONE DELL'AUTUNNO DEL 1586
- Silidonio d'Agnolo da Pitigliano quale morse* in prigione* si
seppellì nel 3 di Novembre in S.Giovanni.
- Niccolò di Giovanni da Grosseto quale morse in prigione si
seppellì nel 5 di novembre.
- Cesare di Gabbriello fabbro anzi calzolaro al quale morse in
prigione si seppellì nel 5
di Novembre in S.Giovanni.
- Simone detto il Lombardino ...... collo* si sepolse nel 6 di
Novembre in S.Giovanni.
- Niccolaio pistolese il quale morse in prigione si seppellì nel
4 di Dicembre in
S.Giovanni.
- Jacomo fornaio patregno* di Giovanni Donzellini il quale morse
in prigione si seppellì
in Duomo nel 7 di dicembre.
- Bernardino di Casole il quale morse in prigione si seppellì
nel dì 8 di Dicembre.
* MORSE = Morì. Anche se non è possibile verificarlo, è
lecito pensare che in quei mesi
nel carcere dovesse essere scoppiata un'epidemia: lo fa
supporre l'alto numero di
decessi,avvenuti in così breve tempo. Non bisogna scordare che
questi fatti avvengono
appena 30 anni dopo la caduta della Repubblica, un periodo
triste e molto duro per i
senesi. Considerato che anche le persone comuni vivevano una
condizione di miseria,
immaginiamoci come doveva essere la vita di chi era recluso!
* PRIGIONE = Le carceri senesi si trovavano nel corpo del Palazzo
Comunale, dove oggi sono
i magazzini del sale. Anche l'abitazione del boia era nei
paraggi: all'angolo fra via
Salicotto e Pescheria. Su uno di questi personaggi, di cui non
conosciamo neppure il nome,
abbiamo trovato che: "Adì 23 Ottobre 1597, Morse il Boia e si
sotterrò in Duomo nei
Pozzi*". Oltre alla suddetta prigione, c'era quella delle
"Stinche", riservata ai debitori
insolventi, che era divisa in due sezioni: gentiluomini o
plebei. Il 18 Aprile 1591, si
legge che "morse una vecchia in le Stinche si sotterrò in i
pozzi for Porta del Perdono*
in Duomo". La giustizia a Siena, in quel tempo, abbiamo ragione
di ritenere che tendesse
sempre a colpire il corpo di chi subiva la pena, come appare
chiaramente dall'esempio, di
un condannato per debiti: "Fatto il giro di Piazza veniva
fermato dinanzi al Palazzo
Pubblico e qui sollevato da due "birri" veniva lasciato cadere
di peso sulle natiche per
varie volte, tra il divertimento della folla che vi assisteva".
Questo fino al 30 novembre
1786, quando Leopoldo I, Granduca di Toscana, aboliva la pena
di morte e tutte quelle
corporali.
* COLLO = Potrebbe essersi impiccato. La parola che precede è
purtroppo illeggibile e non
permette di essere certi.
* PATREGNO = Patrigno.
* POZZI = Sepolcri sotterranei.
* PORTA DEL PERDONO = Uscita laterale del Duomo che si affaccia
su piazza Jacopo della
Quercia. Il nome le deriva perchè vicino alla suddetta porta vi
si trova una nicchia che
racchiude la statuetta chiamata della "Madonna del perdono".
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Defunti di S.Giovanni Battista sotto la Metropolitana
- libro 1105
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