LE ULTIME MIGRAZIONI
Nell'Ottocento, ai tempi del Granducato, la Toscana
aveva un'economia che dipendeva quasi interamente
dall'agricoltura e anche i Papei erano braccianti, che
stavano a pigione in alcuni casolari nei dintorni di S.Rocco
a Pilli.
I contadini di allora si potevano infatti dividere in
due categorie: mezzadri e pigionali. I primi lavoravano un
appezzamento di terreno con annessa l'abitazione e dovevano
dividere il ricavato del raccolto con il proprietario; i
secondi, come specifica il Petrocchi, erano "contadini che
non sono a podere e offrono il loro lavoro a questo e a
quello" e pagano un affitto (la pigione) al possessore
dell'immobile. Una condizione certo ancor meno felice della
prima, che costringeva spesso a frequenti spostamenti, alla
ricerca di una sistemazione migliore.
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Alcune località
nei dintorni di
S.Rocco a Pilli
dove dalla fine del
XVIII secolo sono
vissuti i Papei
Probabilmente fu per tale necessità, che verso il 1870
il ceppo principale si trasferì ad Ampugnano; gli altri si
sparsero nelle zone intorno a Molli, Tonni, Toiano,
Valacchi, Orgia e S.Rocco a Pilli.
Tolti Agostino, Domenico, Pavolo e Giovanni che
soggiornarono a Siena nel '600 e nel '700, abbiamo
constatato che solo un ramo proveniente da Torri, si spinse
agli inizi del secolo scorso fino alle porte della città:
"nella pigione del Sig. Domenico Tommi" a S.Carlo, vicino
alle omonime fonti nei pressi della Colonna di S.Marco.
Capofamiglia era Giuseppe (del fu Gaetano), che morì
il primo settembre 1813 a soli 50 anni all'"Imperial
Spedale", tre mesi dopo il matrimonio della figlia Rosa.
. ATTO DI MATRIMONIO FRA
ROSA PAPEI E GIUSEPPE LIPPI
Adì 6 Giugno 1813
essendo state fatte le tre
solite proclame inter Missam
Solemnia, cioè 9 Maggio, 16
detto e 23 detto, il
Matrimonio da contrarsi, tra
il provido giovine Giuseppe
del fu Franco Lippi della
Pieve di S.Giovanni Battista a
Corsano, e l'onesta fanciulla
Rosa di Giuseppe Papej, di
questa cura di S.Maria a
Tressa, e di non essermi stato
riferito alcun canonico
impedimento, che ostar possa
alla dazione dell'Anello,
perciò li congiunsi in
matrimonio alla presenza de'
testimoni, il Sig.re Girolamo
Schiavi, e Giuseppe Dominici,
ed in fede.
Io Gregorio Bigelli Parroco
mano propria.
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1573 a Marco viene ingiunto di pagare alcune tasse alla Biccherna per la Pieve a Castello.
1590 Domenico di Simignano sposa Margherita Perinti.
1594 Lisabetta nasce a Le Vergene (Mensano).
1600 Cinzia vive a Monastero.
1638 Giuseppe muore a Torri.
1643 Domenico nasce a Massa Marittima.
1649 Maria di Lorenzo nasce a Belforte.
1672 Pavolo abita a Siena in Vallepiatta.
1673 Giovanni nasce a Firenze.
1784 Agostino, avo di tutti i Papei oggi viventi, nasce alla
Loccaja (Barontoli).
1798 Gaetano, figlio di Giuseppe e cugino di Agostino, nasce a
S.Andrea a Montecchio.
1807 Bernardino, fratello di Gaetano, nasce a Grotti nei pressi
delle Ville di Corsano.
1813 Giuseppe, residente a S.Carlo (colonna di S.Marco), muore
allo Spedale di Siena.
1833 Assunta, di Beniamino, fratello di Bernardino, Gaetano e
Rosa, nasce a Molli.
1870 (ca.) Il ramo principale della famiglia si trova ad Ampugnano
e zone limotrofe.
1877 Bernardino, di Agostino, si trasferisce nel comune delle
Masse di Siena.
1890 Giulio va ad abitare con la sua famiglia all'interno della
cinta muraria di Siena.
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Da S.Carlo i discendenti di questo ramo oggi estinto,
si trasferirono definitivamente a Molli e a Tonni, nella
Montagnola. Qualche decennio più tardi, il 7 settembre 1877,
la famiglia di Bernardino, emigrò invece nel comune delle
Masse di Siena, seguita il 30 aprile 1886 da quella del
fratello Antonio. E proprio l'unico genito maschio di
Antonio: Giulio, il 6 marzo 1890, all'età di 28 anni,
insieme alla consorte Sestilia Masi (che morirà appena
trentenne, il 21 novembre 1892) e ai piccoli Pietro e
Augusto, fu il primo Papei dei tempi moderni che si spostò a
Siena, in via Fieravecchia n°10.
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Archivio Storico del Comune di Siena: Certificato che comprova
la migrazione della famiglia di
Giulio, dalle Masse (Vignano) all'interno della città di Siena.
Il 28 dicembre 1912, Augusto, orfano di madre e di
padre, emigrò a Genova dove trovò lavoro al porto come
calderaio. Da quel giorno egli non tornò più a Siena, dando
vita al ramo genovese dei Papei, formato attualmente da 8 persone
compresa Maria Rosa, che ha risieduto per molti lustri a Padova, terra natìa di sua madre Teresa,
che nel 1918, profuga dal Veneto, dovette stabilirsi nella città ligure.
Il trasferimento di Maria Rosa da Genova a Padova,
avvenne all'età di soli quattro armi e mezzo, quando la
nonna materna, col figlio sacerdote, decisero di adottare un
figlio di Augusto, per aiutare la famiglia che si trovava in
una situazione economica assai precaria.
Passati diversi anni, complice anche la guerra, Maria
Rosa perse il contatto con i suoi più stretti familiari: a 8
anni seppe della morte del padre che non aveva più rivisto;
conobbe di fatto il fratello Antonio, che era già sedicenne
e un altro, Ettore, lo rivide dopo ben 18 anni. Invece
Giuseppe lo incontrò perchè, caso fortuito, faceva il
militare a Padova, proprio vicino alla canonica dove lei
viveva.
Tornando a Giulio, si osserva che dei sei figli, i due
maschi "senesi": Giuseppe e Bruno, nati dalle seconde nozze
celebrate il 28 ottobre 1893 con Annunziata Savelli (originaria di Serravalle, vicino a Buonconvento), dettero inizio
al numeroso gruppo di Papei che abita a Siena.
- Pietro (nato nel 1881) - Morì appena quattordicenne di
bronco-alveolite (malattia che
era spesso di natura tubercolare) e per le "gravissime condizioni
generali".
- Augusto (1889) - Dal primo matrimonio ebbe Giuseppina che morì
nubile nel 1967. Dal
secondo ebbe altri quattro figli: Maria Rosa (che non si è mai
sposata) e tre maschi:
Ettore, Giuseppe (morto nel 1991) e Antonio, che rispettivamente
hanno avuto: Marco (padre
di Martina) e Stefano; Maria Teresa, Maurizio e Roberto; Maria.
- Bianca (1895) - Primogenita del secondo matrimonio di Giulio,
ebbe una figlia.
- Giuseppe (1898) - Ebbe nove figli. Tre di questi: Umberto,
Morgaro e Ennio, hanno
generato rispettivamente Adriano (padre di Riccardo e Andrea) e
Simonetta; Roberto (padre
di Francesco e Leonardo) e Mario (padre di Consuelo e Vittoria); Lucia,
Elisa e Claudio (padre di Giovanni).
- Bruno (1902) - Ebbe due femmine: Nella e Mara (morta nel 1992) e
un maschio: Piero che a
sua volta ha avuto Orlando che ha due figli: Virginia e Silvio.
- Brunetta (1901) - Ebbe tre figlie: Marcella, Nada e Lucia. Le
prime due ancora vive.
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Nativo di Siena è pure
Fabio, di Giovanni e Milena Manganelli, che arruolatosi nella Guardia di Finanza, nel 1963 dovette emigrare a Predazzo,
in provincia di Trento.
Dopo il corso di addestramento, prestò servizio nelle provincie di Gorizia, Trieste e Udine, ai confini con la
Jugoslavia (ora Slovenia) e l'Austria.
Negli anni 1969 e '70, frequentò il corso sottufficiali presso la scuola di Lido di Ostia e, successivamente, si trasferì nelle provincie di Bolzano, Belluno e Udine.
Nel 1987, col grado di Maresciallo Maggiore, chiese di essere collocato a riposo, restando però sempre a Codroipo,
in provincia di Udine, dove ancor oggi vive con la moglie Maria Grazia e i figli Francesco e Federico:
quest'ultimo sarà lo stipite di tutti i Papei, essendo egli il primo nato dell'ultima generazione del ramo
principale della famiglia.

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