GLI ASCENDENTI COMUNI
Fin qui abbiamo cercato di delineare il filo
genealogico dei nostri diretti ascendenti paterni,
trascurando totalmente quelli materni.
Per ovviare a tale lacuna, pur rimanendo la nostra
ricerca improntata su coloro che sin dalla nascita hanno
portato il cognome Papei, abbiamo voluto mettere in risalto
anche le modeste testimonianze delle "donne" che furono le
consorti dei nostri avi.
Di alcune non siamo neppure riusciti a risalire al loro cognome, in quanto era prassi consolidata trascurarlo o,
in alternativa, indicarne quello da sposata, tralasciando quello da nubile.
La prima delle quali siamo riusciti a raggiungerne la completa identità
fu Caterina, nata il 26 dicembre 1629, sposata con
Pavolo, figlia di tal Giovanni Caselli*, omonimo e contemporaneo di uno
"spetiale", che 28 agosto 1664 vendè una bottega di barbiere posta in Città
Contrada di Postierla"... (ASS, Gabella dei Contratti 487,
pag.39).
* Trattasi in curioso caso di omonimia di due Caterine Caselli,
che figuravano in quel tempo
a Siena, ed erano figlie di tali Giovanni Caselli, pure essi non
parenti, ma solo omonimi.
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Alcuni anni dopo, il 25 settembre 1678, la stessa
Caterina fu comare alla cresima di "Barbara del già Domenico
Saracini e di Caterina Coli sua consorte", antenata di
coloro che si tramandarono fino a pochi anni or sono la
farmacia che è tutt'ora a Siena, in Banchi di Sopra.
Poi, ben un secolo dopo, appare nei libri
parrocchiali di Barontoli un'omonima Caterina, nata Brizzi
(o Brizi) anch'essa coniugata Papei:
Adì 14 Aprile 1785. Maria Teresa figlia di Giovanni del fù
Domenico Burresi e di Maddalena
del fu Antonio Franceschini sua consorte della cura di
Barontoli Mezzaioli del Nobil Sig.
Augusto Grassi alla Loccaja nata questa mattina circa le ore
sei, fù battezzata da me
Ippolito Pianigiani Pievano di S.Bartolommeo alla Canonica à
Pilli. Fu commare Caterina
moglie di Giovanni Papei parimente della cura di Barontoli.
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Adì 3 settembre 1791. Passò alla Patria Beata Luigi figlio di
Carlo Cinelli di Siena
presso la Balia Caterina Papei (nata Brizzi) Pigionale al
Botteghino del Sig. Grassi.
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Dopo le testimonianze di coloro che nella vita ebbero
il cognome Papei, abbiamo cercato di risalire, oltre che agli ascendenti paterni
dei nostri trisavoli, anche a quelli materni.
Come punto di partenza abbiamo Giovanni e Antonio, gli
unici figli di Agostino (l'antenato comune a tutti), che
nell'Ottocento diedero origine ai due rami che non si sono
estinti. Di costoro abbiamo il nome dei genitori, dei nonni,
bisnonni, trisavoli e, in alcuni casi, anche i genitori dei
trisavoli; arrivando così alla undicesima generazione, che è
collocabile nella prima metà del Seicento.
Questo genere di tavola si chiama degli ascendenti per
quarti. Il termine proviene dall'araldica, dove per stemma
inquartato, s'intende un emblema attraversato da due linee
mediane perpendicolari fra loro, che lo dividono in quattro
parti o meglio in quattro quarti, ognuna di queste
raffigurante un proprio stemma.
TAVOLA DEGLI ASCENDENTI COMUNI

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