16 agosto 1906

Corsero: Tartuca, Aquila, Chiocciola, Leocorno,
Giraffa, Lupa, Valdimontone, Onda, Selva.
I favori del pronostico si
dividevano equamente tra l’Aquila e la Lupa. Per la prima nel secolo il
Palio fu disputato da sole nove contrade per l’infortunio occorso,
durante la seconda prova, al cavallino della Torre. In testa andarono
Chiocciola e Tartuca il cui intenso scambio di nerbate aprì la strada
al duello decisivo tra Aquila e Lupa. Nappa e Stornino riuscirono a
difendersi dagli strenui attacchi di Zaraballe riportando il cencio nel
Casato a distanza di ventisei anni. Il “cavallino” proposto, molto
simile ad altri dell’epoca, è preciso in ogni dettaglio e ripropone con
esattezza l’ordine d’arrivo, il manto dei cavalli e la caduta della
Chiocciola che fu l’unica di quel Palio. Nella didascalia, contornata
da motivi ornamentali con i colori della contrada vittoriosa, viene
spiegato anche il motivo della rinuncia della Torre.
Collezione privata

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