15 agosto 1871

Corsero: Valdimontone, Pantera, Giraffa, Leocorno, Aquila, Bruco,
Lupa, Onda, Istrice, Oca.
Dipinto classico, con i consueti
dettagli (soldati allo steccato, guardie a cavallo vicino l’Entrone,
alfieri vittoriosi in pista) che celebra una carriera densissima di
avvenimenti. L’Aquila vinse col cavallo scosso dopo che il fantino
Mascherino, ritratto in piedi verso i materassi, si era gettato da
cavallo alla prima curva, secondo alcune fonti perché venduto all’Istrice.
Il cavallino scosso proseguì la sua corsa, ma in testa passò il
Bruco che però fu fermato dall’Onda, il cui barbero si impennò,
rimanendo dietro di un giro come si evince dal dipinto. A quel punto lo
scosso dell’Aquila riprese il comando andando a precedere Istrice ed
Oca. Gli istriciaioli a fine carriera diedero vita ad alcuni disordini
ed il drappellone fu portato nella contrada vittoriosa dal 46°
Reggimento di Fanteria schierato con le baionette in canna. In questa
versione il cavallo vittorioso è rappresentato erroneamente con un
manto chiaro, svista clamorosa in quanto a vincere fu un morello detto
“cavezza di moro” di proprietà di Luigi Grandi.
Museo Nobile Contrada dell'Aquila

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