Introduzione
La “Storia religiosa” è il capitolo riservato a tutto quello che attiene le Chiese parrocchiali e gli Oratori compresi nella giurisdizione della parrocchia di Quercegrossa. Essa, ai fini della composizione del lavoro, è trattata in ampi e distinti sottocapitoli comprendenti le seguenti relative tematiche:
- le Chiese come enti religiosi e la loro storia;
- gli antichi rettori e i moderni parroci;
- il complesso parrocchiale;
- oratori e cappelle del territorio;
- opere d’arte.
Mentre rimando al capitolo “Cose d’altri tempi” per tutto quell’insieme di riti sacramentali, liturgici e tradizioni pertinenti la vita religiosa del popolo, oltre ad alcune vicissitudini e curiosità sui nostri parroci, mi preme sottolineare l’ampio spazio qui dedicato alla chiesa di Petroio, allo Spedale di Quercegrossa, alla istituzione della nostra attuale parrocchia e alle inedite vicende dei suoi curati o rettori, i quali per oltre tre secoli l’hanno retta e amministrata.
Dopo aver trattato nella “Storia civile” il nascere di più Chiese sul nostro territorio, riprendo la loro storia dal secolo XIII, e con una breve premessa, intesa a far chiarezza al lettore, anticipo le motivazioni che portarono all’erezione di una parrocchia a Quercegrossa.
L'Istituzione della parrocchia dei SS. Giacomo e Niccolò a Quercegrossa, a differenza di tante altre parrocchiali la cui fondazione si perde nei recessi della storia, risale a un ben determinato anno: il 1653. Voluta e richiesta da una popolazione privata delle sue necessità spirituali, nacque sulle rovine dell'antica parrocchia di Petroio, la quale, sotto il cattivo patronato delle RR. MM. degli Angeli di Siena, era completamente trascurata e in mano a cappellani assenti e incuranti, per cui si doveva ricorrere ai parroci di Vagliagli, Basciano, Lornano e persino S. Leonino, per l’amministrazione dei sacramenti e l'assistenza ai moribondi. L'intervento superiore ormai improcrastinabile, mise fine al secolare disagio di quelle popolazioni e riordinò in maniera definitiva un territorio sul quale influenze e competenze dei vari enti religiosi avevano nel passato trovato modo di confrontarsi.
Certamente l'erezione della nuova parrocchiale da parte del Vescovo di Siena fu facilitata dall'esistenza in Quercegrossa dell’antico Hospitale, anch'esso immiserito, ma dotato di un oratorio con il proprio rettore e, soprattutto, di una struttura da poter adattare ad abitazione per il sacerdote; in pratica, tutto si risolse in pochi atti amministrativi. Al nuovo rettore venne riconosciuto un più sostanzioso beneficio, a sostituzione del vecchio, semplice, dell'Hospitale, e la sua giurisdizione estesa all'intero territorio della ex parrocchia di Petroio che, come conseguenza, divenne un annesso di Quercegrossa. Rientrarono in questa riforma gli aumenti apportati alle quote della "decima", concordate con i capifamiglia, e l’accorpamento di alcuni poderi di Lornano; manovra indispensabile per dare al parroco un sufficiente sostentamento che gli consentisse di mantenere la residenza stabile a Quercegrossa senza rincorrere benefici e cariche a destra e a manca.
Da questa utile premessa, necessaria per inquadrare cronologicamente questo rilevante avvenimento, inteso anche come un punto fermo sul quale ruotare con la storia, possiamo ora muoverci a ritroso nel tempo per continuare il discorso sulle antiche istituzioni religiose del nostro territorio, e del loro progredire o decrescere. Altresì possiamo, in un secondo tempo e sempre da questo punto, muovere il passo verso i nostri giorni e, con l'ausilio di una soddisfacente produzione documentaria, rivivere anno dopo anno, parroco dopo parroco, fatti e vicende della nostra Chiesa di Quercegrossa.
Per far questo e come chiunque altro si accinga per diletto o per studio ad affrontare simile ricerca, è imprescindibile ricorrere all'opera fondamentale del pievano Giuseppe Merlotti, il cui studio pubblicato di recente col titolo
"Memorie storiche delle Parrocchie suburbane della diocesi di Siena", è una guida preziosa e fonte irrinunciabile per la storia delle comunità religiose della diocesi senese.
Giuseppe Merlotti nacque nell'anno 1814 a Casciano delle Masse. Maturata la vocazione al sacerdozio fu ordinato nel 1841 all'età di 27 anni, e fino alla fine fu
"sacerdote ligio ai propri doveri e obbediente ai superiori". Dopo le prime esperienze pastorali, nel 1847 è parroco al Poggiolo e dal 1877 di Lornano, parrocchie dove trascorse 36 anni nel servizio sacerdotale e nello studio.
Nel 1893, dopo 52 anni di missione rinuncia
"per gravi incomodi di salute", essendo divenuto quasi cieco.
Anche a Quercegrossa ha lasciato segni del suo passaggio nelle numerose messe celebrate per i vari uffizi e feste.
Di grande valore documentario i suoi appunti, annotazioni e opinioni sui fatti maggiori e minori della società a lui contemporanei, e a noi tornati di grande utilità. Tutto quanto aveva prodotto nella sua instancabile e appassionata ricerca passò all'Archivio diocesano dove tuttora si conserva.
Tracciata dunque, da questo benemerito, la strada maestra, accingiamoci a percorrerla in un appassionante viaggio e, là dove è possibile, dare un ulteriore contributo con l'acquisizione di nuove carte, e infine completarne il cammino verso i nostri tempi.
Tutto il materiale documentaristico consultato per la stesura di questo capitolo fa parte dell'Archivio Arcivescovile Senese. Sono registri diversi, che vanno dalle Sacre Visite agli Inventari della parrocchia. Una massa notevole di dati, personalmente esaminati e trascritti per allegarli a queste memorie, alle quali danno senso e completezza.
Uno strumento chiarificatore è rappresentato dalla cartina geografica seguente che mostra l’articolata suddivisione del nostro territorio tra i diversi enti parrocchiali nell’anno 1653.
Carta geografica parrocchie
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