16 agosto. Vinse il Palio la Contrada dell'Istrice correndoci Francesco Bianchini detto Campanino nel cavallo morello di Salvatore Felli.
La carriera nelle prime due girate fu contrastata poiché la Selva fu prima fino alla seconda girata a S. Martino, tenendo sempre indietro la Giraffa presso la quale vi erano l'Istrice, e l'Oca, indi entrò primo l'Istrice, e la Giraffa, che era per passarlo, cadde alla voltata del Casato, e dietro di questa cadde la Pantera, per il che sempre più si vantaggiò l'Istrice e vinse il Palio, essendo seconda l'Oca, e terzo il Nicchio. La Tartuca che era fra le prime cadde alla prima girata a S. Martino.
Non essendovi in questo anno il Sovrano, la Festa fu decora semplicemente col vestiario della Comune, e banda civica.
Il tutto eseguito sotto la direzione dell'illustrissimi signori cav. Celio Perini Brancadori, e Luigi Romualdi Deputati agli spettacoli.
(Da "Memorie di Palio a cavallo tre secoli" a cura di Paolo Tertulliano Lombardi)
|