Riflessioni d'un centenario
Di dillo chiaro e tondo un mi riguardo,
so’ parecchio invecchiato, caro te,
a riconoscelo basta uno sguardo,
come so’ ora lo posso vede’
la mattina a lo specchio e se mi guardo
onestamente riconosco che
oramai posso di’ d’esse’ un vegliardo,
però du’ sigarette ed un caffè
me le permetto ancora e un gocciolino
di vino quando mangio e delle volte
prima d’andare a letto un bel grappino.
D’infermità n’ho superate molte,
le gambe non mi portan guasi più,
ma di necessità faccio virtù.
Vedi anche il sonetto n° 1428.
14 giugno 2025
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