L’anni so’ passati
Un pare un pare, l’anni so’ passati,
diciotto tondi tondi, tutti interi,
se ci ripenso a me mi sembra ieri,
da quando i primi furon pubblicati
di questi versi un poco sgangherati,
che in verità li scrivo volentieri
per dire con franchezza i mi’ pensieri.
I giorni a me mi paiano allungati,
la notte un dormo e non finisce più,
a leggere mi stanco dopo un poco,
m’annoio presto a guardà la tivù,
se a fare un solitario mi ci metto
mi stanco presto anche di questo gioco
e allora sai che fo? Scrivo un sonetto.
P.S. Poi via! Tanto malaccio un ci riesco,
m’ha fatto scuola ‘l Burroni Fancesco!
Vedi sonetto n° 1198
6 settembre 2023
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