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Per la prima volta nel secolo un cavallo scosso vince il Palio, non accadeva dall'agosto 1871.
Favorita assoluta del Palio è la Torre che ha in sorte Lola, montata per la terza volta consecutiva da Edoardo Furi detto "Randellone".
Nella Chiocciola arriva la potente Giacca e l'Oca, che non corre, manda il fido Picino in San Marco.
Per pioggia non viene corsa la seconda prova, nelle altre da segnalare solo gli infortuni di Cispa nel Bruco e Benvenuto nell'Aquila, sostituiti rispettivamente da Testina e Moro, lasciati a piedi da Tartuca e Lupa.
Dalla mossa esce prima la Chiocciola seguita dalla Torre, poi c'è la Civetta con Pirulino e Fiorello.
Tra Picino e Randellone ci sono delle vecchie ruggini risalenti al Palio dell'agosto 1923, i due iniziano a nerbarsi furiosamente ed il fantino chiocciolino prende un leggero vantaggio,
Al primo Casato, Picino urta nel colonnino e cade, secondo alcuni volontariamente perché Giacca da scossa è molto più veloce.
Si accende un entusiasmante duello fra lo scosso della Chiocciola e Randellone nella Torre.
Giacca pennella ogni curva e continua nella sua corsa con grande velocità, Randellone cerca in tutti i modi di spronare Lola ma ogni tentativo è vano, la Chiocciola torna al successo dopo tredici anni.
(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)
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