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17 agosto 1919
OCA
PALIO A SORPRESA


L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei cavalli, su quelli dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine
(Abbreviazioni: B=baio; G=grigio; I=isabella; M=morello; R=roano; S=sauro)

B. di F.Becciolini TORRE Chiccone
B. di A.Mantovani CHIOCCIOLA Moro III
G. di E.Brandani LUPA Nappa
Stellina DRAGO Cispa
Scodata OCA Testina
M. di A.Merlotti TARTUCA Rombois
B. di E.Brandani BRUCO Scansino II
S. di A.Mecacci VALDIMONTONE Rancani
B. di E.Furi GIRAFFA Picino
G. di M.Busisi CIVETTA Fulmine

MOSSIERE: Venturino Benvenuti

CAPITANO: Emanuello d'Elci Pannocchieschi
GOVERNATORE: Antonio Lombardi

La contrada non vinceva dal 17 agosto 1909
Il fantino non vinceva dal 25 settembre 1913




Dopo dieci anni viene riproposto il Palio a sorpresa, alla sua seconda ed ultima edizione. L'estrazione dei fantini e dei cavalli pone in primissimo piano il Drago con Cispa e Stellina. I vecchi Chiccone e Scansino, al loro ultimo Palio, sostituiscono Moscone e Pioviscola, usciti malconci dalla carriera del giorno precedente. Dall'urna esce fuori un verdetto beffardo, nell'Oca corre Giulio Cerpi detto "Testina" che il giorno prima ha vestito il giubbetto della Torre. In Salicotto accolgono con gioia la notizia, infatti fra la Torre e Testina esiste un accordo ben preciso, qualora il fantino fosse toccato all'Oca questi sarebbe dovuto uscire di piazza a San Martino. I torraioli organizzano la cosa, al Chiasso Largo è già pronta una carrozza per Testina che deve uscire di piazza a cavallo ed infilarsi nel territorio della Torre col giubbetto dell'Oca, insomma una beffa studiata nei minimi particolari. Dalla mossa parte primo il Bruco, seguito dall'Oca, dalla Chiocciola e dalla Giraffa. A San Martino il vecchio Scansino non regge il ritmo dell'Oca che passa nettamente al comando ed ha già la vittoria in tasca. Testina continua nella sua corsa, ormai convinto della vittoria ignora il patto con la Torre e non esce di piazza, anzi spinge Mozza, conosciuta anche come Scodata, con grande impeto. L'Oca resta in testa per tre giri, Testina vince tranquillamente e per i torraioli si consuma una beffa atroce. Sesta ed ultima vittoria per il Capitano ocaiolo Emanuello d'Elci Pannocchieschi. In realtà il Conte Pannocchieschi era più che altro una figura di prestigio, infatti i partiti e le tattiche di Fontebranda nascevano dal triunvirato formato dal "Sor" Ettore Fontani, da Ettore Tancredi detto "Bighino" e da Licurgo Martini detto "Cucchi", veri artefici dei tanti successi ocaioli.

(Da "Daccelo!" di Roberto Filiani)