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2 luglio 1852
GIRAFFA
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L'ordine è quello di entrata fra i canapi e il grassetto indica la vincitrice
In questo colore le contrade estratte a sorte
Cliccando sui nomi dei fantini e sulle immagini, si apriranno le relative pagine
(Abbreviazioni: B=baio; G=grigio; I=isabella; M=morello; R=roano; S=sauro)
* Fantino esordiente
GIUDICI DELLA MOSSA: Orazio De Vecchi e Assunto Grassellini
CAPITANO VITTORIOSO: Lazzero Marini
PRIORE VITTORIOSO: Michele Tempesti
La contrada non vinceva dal 2 luglio 1807
Unico Palio vinto da questo fantino

A dì 2 luglio 1852
Alle ore 6¾ ebbe luogo la carriera alla Tonda colla quale presero parte le Contrade.
I Giudici alla mossa erano i signori nobil Orazio De Vecchi Priore Capo della Sezione, e Deputato ai Pubblici Spettacoli, e Assunto Grassellini.
I Giudici alla vincita i signori nobil signor Giovan Battista Perini Brancadori, signor Bernardino Sergardi, dott. Augusto Ficalbi.
Le Contrade Lupa, Giraffa, e Torre si produssero con le comparse di nuovo vestiario con montura militare facendo bellissima figura per l'elegante modello per la finezza dei panni, per l'uniformità dei colori analoghi alle respettive Contrade.
Venne decorato lo spettacolo dei tamburi, bandiere sciolte, comparse con l'alfiere in capo a ciascuna comparsa, della banda del Comune, dei barbereschi, e fantini, carro delle 7 Contrade escluse dalla corsa a forma di un apposito regolamento a stampa, terminato il giro vennero collocati ai posti su i palchi costruiti alla pianata.
Fa d'uopo premettere che la popolazione, attesa la superiorità di forza del cavallo toccato alla Lupa, si aspettava che essa riportar dovesse la vittoria.
Disposti i fantini a presentarsi al canape venne data una cattivissima mossa, per cui il fantino dell'Oca cadde appena calato il canape, ed al cavallo venne impedito di seguitare il circo.
Scappò prima la Giraffa, tenendoli dietro Pantera, Drago, e Lupa, e di poi le altre Contrade ad eccezione dell'Oca. Alla prima girata a San Martino cadde la Pantera, e quindi in faccia alla Cappella capificcò il fantino del Drago, nell'atto tentava impadronirsi della briglia del cavallo della Lupa, per cui la Giraffa, come scappò dalla mossa, si mantenne prima, e seconda la Lupa, fino al compimento dei 3 giri, talché la Giraffa riportò la vittoria dopo quarantacinque anni cioè fino dal 1807 vincendo tanto di luglio come di agosto, correndovi per fantino Agostino Viligiardi detto Cilla con il cavallo di proprietà di Angelo Cicali di Siena.
(Da "Memorie di Palio a cavallo tre secoli" a cura di Paolo Tertulliano Lombardi)

PREFETTURA - RAPPORTO SUL PALIO DEL 2 LUGLIO 1852
1 Luglio - ...durante le prove... il fantino Francesco Santini detto il
Gobbo, del Drago, al secondo giro, è caduto nel declivio della Piazza
dalla parte della Cappella, ed ha riportata una leggera offesa alla
spalla destra.
3 Luglio -...quello della Lupa che era stato sempre primiero nelle comprove,
perché migliore di tutti, venne secondo alla meta, ed il fantino della medesima
(Donato Partini) apparve manifestatamente infido nel suo ufficio per qualche
tacita connivenza con quello della Giraffa, alla di cui contrada appartiene, e
fu per questo che andò soggetto a delle minacce e vivi risentimenti per parte
di alcuni della Lupa e stante l'irritazione suscitatasi contro di lui per la pretesa
sua infedeltà fu consigliato a ritirarsi alla propria abitazione.
Archivio di Stato di Siena - Prefettura 3091

PREFETTURA - RAPPORTO SUL PALIO DEL 2 LUGLIO 1852
14 Giugno - annullamento nomina Capitani Drago, Istrice e Torre;
20 Giugno - conferma esclusione Capitani Drago ed Istrice;
29 Giugno - migliori cavalli al Bruco, Lupa, Drago e Giraffa;
29 Giugno - Prima e seconda prova vinte dalla Lupa - nella prima prova
è stato investito da un cavallo certo Paolini (offese non lievi nel capo) e
sono caduti, ma senza loro danno personale, i fantini del Bruco, Giraffa,
Pantera e Torre;
30 giugno - terza e quarta prova vinte ancora dalla Lupa;
1 Luglio - ieri, in occasione della prova generale, il fantino del Drago,
Francesco Santini detto il Gobbo, cadde col cavallo... e si produsse tali
lesioni che impossibilitarlo a prender parte al palio - prova generale vinta
dalla Lupa - provaccia vinta dalla Giraffa;
2 Luglio - palio vinto dalla Giraffa.
(Archivio di Stato di Siena - Prefettura 3057)

PREFETTURA - RAPPORTO SUL PALIO DEL 2 LUGLIO 1852
1 Luglio - Nella prova che ha avuto luogo questa mattina, non è successo
veruno infortunio, senonché il fantino della Selva, Michele Tenelli (Tinagli),
è caduto senza recarsi il benché minimo danno;
2 Luglio - Francesco Santino detto il Gobbo, ieri sera nella sua qualità di
fantino del Drago, onde eseguire la prova generale, giunto alla scesa o voltata
di San Martino cadeva e, quantunque la caduta sul momento prendesse lo
aspetto di lievissima, perché non dava a conoscere ne' rotture ne' ferite, pure
in questa notte si è mostrata piuttosto di una entità maggiore di quella che si
credeva. Nella prova di questa mattina non abbiamo veruno infortunio.
(Archivio di Stato di Siena - Prefettura 3104)

RAPPORTI DI POLIZIA MUNICIPALE
numero 42 del 2 luglio 1852
Il fantino del Drago, detto il Gobbo del Ciaj, alla piegata di San Martino,
gli si è (rotta?) la campanella destra del morso, per cui è caduto battendo
nei materassi, ed ha riportato una contusione nella spalla destra ed una
altra nel ginocchio di detta parte, per qual caduta, questa mattina sta peggio,
e quest'oggi non può più correre.
numero 43 del 3 luglio 1852
Ieri alle ore 6 e ¾ ebbe luogo la corsa, la quale antecedentemente fu, dalla forza, ripulito il corso ed anche ripulito
in guisa da non paragonarsi agli anni decorsi, mentre alle Mosse fu sgombrato, come pure sopra alla pianata, e
tutti i venditori di palchi non partirono sul Circo come facevano negli anni antecedenti, solo allo scatto del canapo, e
dopo già mossi i primi nove cavalli, mi trovai a dosso a contatto del palco, il cavallo della contrada dell'Oca, il quale
mi urtò nella spalla destra col petto, dal quale sveltamente mi difesi, caso contrario mi conficca nel medesimo, e
resultò che battendo di punta sull'angolo di detto ringhierino, stornò e caduto il fantino, per cui ne portò via un pezzo
di legno, ma meriterebbe il fantino di essere richiamato all'ordine, mentre il suo numero d'ordine era l'uno, e non il
decimo.
(Archivio Storico del Comune di Siena - Polizia Municipale rapporti presentati 658 - nn. 42 e 43)










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