Quercegrossa (Ricordi e memorie)
Vai a RICERCA
Vai all'Indice dei Capitoli
Le pagine di questo sito narrano la storia di un piccolo paese della campagna senese e delle sue genti. Il testo riproduce fedelmente, con pochissime varianti, quello pubblicato nel 2007 e 2009 col titolo "Quercegrossa (Ricordi e memorie)". Come pure è stata mantenuta la suddivisione in capitoli e paragrafi ritenuta ottimale per la consultazione online. La "frazione di Quercegrossa", situata a cavallo di due comuni (Castelnuovo Berardenga e Monteriggioni), è divisa fisicamente e amministrativamente dalla strada regionale che conduce da Siena a Castellina in Chianti, e per secoli il suo aspetto si è presentato come vediamo nella sottostante foto, ossia quattro case, quasi addossate, prospicienti la strada principale.

Veduta di Quercegrossa intorno al 1965
In questi antichi edifici rustici, costruiti o restaurati, dopo la cinquecentesca guerra di Siena, da mastri muratori che mescolarono confusamente, secondo l'arte di quel tempo, pietre squadrate, sassi e scarti di cotto, hanno vissuto fino ai primi decenni del Novecento pochi nuclei familiari residenti nell'osteria e nei due poderi del paese stesso. La sua ordinaria storia locale è legata alla parrocchia eretta nel 1653 e a un tessuto sociale composto da famiglie contadine, salariate e padronali strettamente vincolate al sistema agricolo mezzadrile dal quale traevano alimento e reddito. Indubbiamente una modesta e anonima frazione senza importanza, ma che nel passato ha avuto momenti di fama legati alle vicende del castello di Quercegrossa del Comune senese.
Ogni riga del testo mira a ricostruire, con l'ausilio di scritti d'archivio e testimonianze, le peculiarità dei costumi e l'usanze di questa società prettamente agricola e proporre, quindi, una cultura passata, ma ancora viva nei ricordi di molti, ripresa in tutte le sue sfaccettature e raccontata con stile conciso per condurre il lettore in quella che vuole essere essenzialmente una lineare cronistoria di fatti e una fedele e sobria esposizione di esperienze.
Non solo memorie riservate ai paesani di Quercegrossa, ma anche un intento divulgativo verso i "forestieri", estranei alla vita di un paese della campagna toscana, per i quali non mancheranno pagine di particolare curiosità, con amenità e altro, diluite in numerosi argomenti di carattere generale assai suggestivi. Il tutto per iniziare un cammino personale, più o meno emotivo, di conoscenza e dimestichezza nella società "di quei tempi".
Da questa cronaca minore (eppur interessante) di borgo e popolo campagnolo fanno spicco per la loro rilevanza nazionale nel mondo della cultura e della politica alcuni famosi personaggi. I loro nomi si associano al paese e gli danno rinomanza, come lo scultore Jacopo della Quercia, la cui nascita è avvenuta certamente a Quercegrossa, probabilmente nel castello, fra il 1471 e il 1474, e il lustro più recente che proviene dalla presenza operativa di due eminenti senatori del Regno: Ferdinando Andreucci, nell'Ottocento, e Gino Sarrocchi, nel Novecento, entrambi proprietari di poderi a Quercegrossa. Il paese e una quarantina di poderi e luoghi formavano un tempo il territorio di questo popolo compreso, per la parte amministrativa, nella Podesteria di Castelnuovo Berardenga, distretto di Vagliagli.
Leggendo le premesse ai due volumi comprenderete le motivazioni, le considerazioni e le modalità che hanno mosso la mia mano nella stesura di queste memorie.
Desidero rendere un sentito grazie al mio amico Orlando Papei, conosciuto come instancabile ricercatore ai tempi dell'Archivio diocesano, il quale mi ha permesso di pubblicare queste pagine sul suo magnifico sito "ilpalio.org". Questa importante collocazione su Internet delle memorie di Quercegrossa, alle quali darà certamente ampia diffusione e facilità di accesso a tutti, renderà inoltre possibile l'aggiornamento continuo del testo, la correzione degli errori e anche, forse, una successiva stesura di nuovi capitoli. Lorenzo Mori
Vai all'Indice dei Capitoli
RICERCA
|