CAPITOLO II - FAMIGLIE DEL '900

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PROVVEDI MARIANO (1932/33 - 1954); mezzadri; Barberino di Passeggeri; dalle Racole di Vagliagli.
Mariano Provvedi figlio del fu Alessandro e nipote di Sabatino con quale viveva a Sornano fino al 1925, ricompare pochi anni dopo a Passeggeri, forse nel 1932/33. Lo troviamo al podere Barberino come capoccio di un nucleo di sei persone. I battesimi di Iolanda nel 1928 e di Ausilia nel 1931, entrambi a Vagliagli, ci indicano che Mariano da Sornano si era spostato alle Racole di Vagliagli, staccandosi dai parenti. Di Mariano Provvedi sappiamo che era nato da Alessandro e Giuseppa Tanzini nel 1904 a Radda e preso moglie a S. Giusto nel 1927 quando aveva impalmato Adele Bucciarelli di quel popolo. Completavano la famiglia le due figlie, la mamma, il fratello Gino e la sorella Rina che morirà poco più che 20enne a Siena. Trascorsi gli anni di guerra e i primi del Cinquanta, verso il 1954 la famiglia lasciò Passeggeri mettendo fine a questa seconda presenza dei Provvedi nel nostro popolo.








PROVVEDI SABATINO (1912/13 - 1925); mezzadri; Sornano; da Radda.
Della permanenza dei Provvedi a Sornano non c'è rimasta memoria d'uomo. Quella che è la loro prima presenza nel popolo di Quercegrossa, alla quale seguirà quella di Mariano a Passeggeri e di Virgilio in casa Losi, è documentata dal 1914 fino al 1925 quando si trasferirono alle Tolfe di Siena. Non essendo censiti nel 1911 si può fissare il loro arrivo negli anni 1912/13 e a questo periodo risale la morte dei due anziani genitori di Giuseppa Tanzini, la mamma, forse vedova, di Mariano, nipote del capoccio Sabatino. Santi Tanzini e Rosa Pucci morirono a Sornano nel 1914 e nel 1918. Gli altri dati che riguardano la famiglia si riferiscono a tre matrimoni celebrati dai figlioli di Sabatino nella chiesa di Quercegrossa. Iniziò Maria nel 1921 con un Gori di S. Leonino, poi Eugenia nel 1924 con Egidio dei Bucci di Casapera, e infine Angiolino ritornò da Siena per prendere Ermellina Ferrozzi la figlia di Artemio delle Redi. Partirono agli inizi del 1925 quando la famiglia contava cinque uomini e due donne.

Vigilio Provvedi e Alda Losi in una gita della parrocchia. Virgilio, nipote di Sabatino entrò in casa Losi nel 1931.






PRUGNOLI (1913-1915); mezzadri; Gallozzole.
Ai primi del 1913 una discreta famiglia entrò nel podere delle Gallozzole. Erano in undici guidati dal capoccio Pietro del fu Ferdinando Prugnoli. Dopo due anni, nel 1915, se ne andarono verso Siena senza lasciare nessun segno del loro passaggio.




PRUNETI (1903-1906) - (1955-1961); mezzadri; (Arginanino) - (Quercegrossa); da Montarioso.
Famiglia contadina i Pruneti fecero il loro ingresso nel podere S. Luigi di Casagrande di Quercegrossa nel 1955, e per sei anni abitarono al centro della vita paesana rapportandosi cordialmente con tutti. Il capoccio Armando detto “Cincella” rientrava in un popolo nel quale aveva già dimorato cinquanta anni prima, anzi vi era nato nel lontano 1904, quando la sua famiglia abitava all’Arginanino. Vi erano entrati l’8 marzo 1903 risultando capoccio Lorenzo del fu Gaetano e della fu Antonia Bernardoni, dato di 70 anni e nato in Comune di Castelnuovo. Il nucleo della famiglia era però formato dal figlio del defunto fratello Giuseppe, Carlo, la cui mamma vedova Caterina Olmastroni finì i suoi giorni all’Arginanino il 26 maggio 1905 all’età di 72 anni. Carlo era coniugato con Emma Serafini di Agostino e Laura Monnetti e anch’essa morì lasciando Carlo con i piccoli Nella (1897), Delfina (1900), Maria (1902) e l’ultimo nato Armando venuto alla luce il 22 luglio 1904. Emma morì di tubercolosi polmonare all’Ospedale di Siena il 6 febbraio 1905 all’età di 35 anni. In quei primi anni del Novecento un altro piccolo nucleo di Pruneti, boscaioli, forse lontani parenti, abita a Sommavilla di Castellina e ha Giuseppe per capoccio con i figli grandicelli Lorenzo e Armando. Le notizie più antiche rintracciate dei Pruneti ci portano al 1858 dove da due/tre anni risiedono al podere Trojola di Monsindoli con il capoccio 60enne Gaetano figlio del fu Giuseppe e della fu Caterina. Gaetano vive in una numerosa famiglia di quindici persone che comprende il fratello Sabbatino e i figli Niccolò, Lorenzo, Giuseppe, coniugato con Caterina Olmastroni, e Luigi, sposato con Maria Pedani che gli ha dato sette figli. Circa un decennio restano a Monsindoli poi la famiglia parte per uno sconosciuto podere da dove, verso il 1894, si trasferiscono nella cura di S. Dalmazio al podere Casa Nuova con il capoccio Lorenzo e qui si registra la morte di Giuseppe il padre di Carlo. Trascorrono nove anni e nel 1903 avviene l’inevitabile divisione della famiglia che raggiunge ora i diciannove componenti. Carlo, già ammogliato e con figli, lascia lo zio Luigi e il cugino Santi e con l’anziano Lorenzo si trasferisce all’Arginanino di Quercegrossa. A seguito degli eventi inizialmente descritti, la piccola famiglia ridotta nella forza lasciò nel 1906 l’Arginanino spostandosi alla Muraglia del Poggiolo dove Carlo è definito “operante”. La sua difficile situazione familiare gli impose subito di risposarsi e lui lo fece il 26 settembre 1906 prendendo Annunziata Tanzini nella chiesa di S. Bartolomeo a Riciano. Era Annunziata una vedova dimorante a Riciano che due anni prima, il 21 novembre 1904, aveva visto morire il marito 50enne Antonio Minucci, ricoverato a Siena all’Ospizio dei Cronici in Campansi. Alla Muraglia rimasero fino al 19 marzo del 1908 per spostarsi poi in Comune di Castelnuovo. In seguito li ritroviamo entrare al Mulin Novo di Pievasciata nel 1918 provenienti dalle Cappannelle. Carlo è in età di 54 anni, è “coniugato” ed ha in casa Annunziata Tanzini di 56 anni, i figli Adolfina (18 anni), Maria (17), Armando (14) e la piccola nipote Primetta in età di 3 anni la cui mamma Nella è assente perché “a servizio a Napoli”. Ancora qualche anno e poi il giovane Armando prende in moglie il 28 giugno del 1924 Amelia Santi di una famiglia proveniente dal territorio fiorentino. Sono giovanissimi: lui ha 20 anni, lei 16, e in quello stesso 1924 nasce il loro primo figlio Elio al quale seguirono Carlino, morto di un anno il 15 maggio 1927, Albertino nel 1931 ed Elia nel 1933. In quel 1924 anche Adolfina prese marito sposando il 14 febbraio Cesare Confettoni. Nel 1944, dopo brevi permanenze a Carpineto, da dove partono nel 1930 (sono tre persone), e al podere Vittoria di Scopeto, i Pruneti fanno il loro ingresso a Montarioso, podere di proprietà di Luigi Pasquini con contratto di mezzadria. Qui, all’età di 15 anni muore di malattia Albertino e inoltre vi si sposa Elio con Liliana Ancilli di Belriguardo con la susseguente nascita di Daniela nel 1953. Il successivo trasferimento porterà i Pruneti a Quercegrossa dove Armando arriva con il suo piccolo nucleo di cinque persone. A Quercegrossa ad Elio e Liliana nascerà la figlia Stefania il 17 giugno 1957 mentre la loro terza femmina Rossana l’avranno a S. Donato in Poggio, la futura residenza della famiglia dopo la partenza nel 1961. Negli anni di Quercegrossa anche Elia si sistema e sposa il 6 ottobre 1958 nella nostra chiesa Enrico Giunti di S. Leonino e avranno un figlio chiamato Alessandro. Armando, dopo gli anni di S. Donato, viene accolto in casa di Elia a Castellina Scalo e qui muore in tarda età; con lui finisce il ramo maschile del bisnonno Gaetano.




PULITI (1924/25 - 1932/33); mezzadri; Sornano.
Nel censimento del 1931 risulta abitare a Sornano la famiglia di Bramante Puliti, forse subentrati ai Provvedi nel 1924. Partirono nel 1932/33 lasciando il podere probabilmente ai Pierucci. Erano in dieci e non ci sono altre notizie.





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