In neretto chi vinse la prova; l'ordine delle dieci Contrade segue quello dell'estrazione, ossia è riferito alla prima prova.

Il Palio fu vinto dall'Aquila (vedi la scheda relativa)
1a PROVA – La prima prova, dopo la tombola “Pro Costumi delle Contrade”, vede il Campo gremito di popolo per la magnifica stagione e per la festa dei SS.Pietro e Paolo.
Abbassato il canape, l’Aquila si slancia sulla pista e a S.Martino volta prima; il Montone; sempre a S.Martino cade e il cavallo prosegue nella corsa piazzandosi secondo per i tre giri.
Il cavallo della Pantera ha una collisione, forse col Montone al 1° giro dinanzi al Palazzo Comunale: il povero Valerio, con una zampa rotta, vien poi trasportato nell’entrone e quindi abbattuto.
Il cavallo scosso del Montone, al 1° giro al Casato, sorpassa l’Istrice, diventando 2°. Al 2° giro la Lupa e il Nicchio sbattono ai cancelli alla voltata del Casato, e al 3° Giraffa e Onda si fermano. Vince l’Aquila, seguita da Montone, Istrice, e a distanza: Civetta, Lupa, Nicchio e Torre.
2a PROVA – Molto popolo alla seconda prova della mattina del 30 giugno con stagione ottima: Mancano Montone e Pantera.
Scappano Istrice, Civetta, Torre; al 2° giro la Lupa si fa luce, sì che in testa sono Istrice, Lupa, Giraffa; il Nicchio forza e quasi raggiunge la Lupa, che resta seconda.
Grande entusiasmo degli Istriciaioli.
3a PROVA – La terza prova si corre con un tempo splendido, smagliante, che fa ottimamente prevedere per il seguito. Scappano Torre e Aquila e le altre in gruppo, eccetto la Giraffa che difetta in partenza. L’Onda forza e gareggia, così il Nicchio.
Alla fine del 1° giro l’Onda infatti sorpassa la Torre per breve tempo; a S.Martino al 2° giro la Torre è ancora prima, mantenendosi così fino alla fine, nonostante la emozionante combattutissima lotta coll’Onda, Nicchio e Giraffa, che giungono nell’ordine surricordato. Vivissimo il giubilo dei Torraioli per la vittoria. Non hanno partecipato a questa prova: Lupa, Montone e, naturalmente, la Pantera.
4a PROVA – I sette cavalli che corrono partono insieme. A S.Martino il Nicchio volta pulito, seguono Torre e Istrice e al Casato la Giraffa è seconda, mentre la Torre passa l’Onda e diventa terza. Giungono alla mossa così: Nicchio, Giraffa, Onda.
PROVA GENERALE – La Prova Generale vede una bellissima Piazza. Prendono la testa Torre e Istrice, quindi l’Aquila. Al Casato, al 1° giro, è primo il Nicchio, che è passato dall’Istrice, e così resta fino alla fine, fra la gioia dei Nicchiaioli. Dopo Nicchio e Istrice, segue la Torre e quindi Lupa, Giraffa, Onda, Aquila. L’Aquila non si è affatto impegnata. Dopo la corsa, un imponente Corteo col Podestà, i Priori, i paggi delle 10 Contrade che corrono, i trombetti e i tamburi cogli armigeri, ha recato a Provenzano il Palio.
PROVACCIA – Gran folla assiste alla corsa. Per la lamentata deficienza e incapacità del mossiere Sig. Giovannoni, il cavallo dell’Aquila, pur abituatissimo al Campo, batte nel canapo, rischiando di sfracellarsi esso pure e rovinando il fantino. Discussioni e rampogne; finalmente i cavalli partono in gruppo, e a S.Martino la Torre è prima seguita da Nicchio e Istrice. La piazza esulta per la Torre, ma dopo il Casato l’Istrice passa in testa e vi rimane fino in fondo, seguito da Torre e Giraffa.




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