In neretto chi vinse la prova; l'ordine delle dieci Contrade segue quello dell'estrazione, ossia è riferito alla prima prova.

Il Palio fu vinto dalla Tartuca (vedi la scheda relativa)
I migliori cavalli toccarono alla Lupa (quello che vinse il Palio del 16 agosto 1932), alla Tartuca (lo stesso che vinse nel luglio), al Montone (avuto dall’Aquila nell’agosto 1932), al Leocorno (uno nuovo che si diceva il migliore di tutti, ma che mai si poté giudicare, come vedremo parlando di ciascuna prova). Era pure buono, ma un poco inferiore ai primi quattro quello della Giraffa (toccato nel luglio alla Pantera). Erano discreti quelli della Civetta (la vecchia Lina più volte vincitrice), all’Istrice, alla Pantera e alla Selva. Il peggiore di tutti toccò all’Onda.
1a PROVA – Davanti a numerosissimo concorso di pubblico ebbe luogo questa prova.
Dal canape partiva primo il Montone che poco dopo la Fonte veniva passato dalla Pantera, e a S.Martino voltavano: Pantera, e poi Montone. Immediatamente dietro ad essi era un gruppo formato da Istrice, Giraffa, Civetta, Selva e Lupa. La caduta del fantino dell’Istrice provocò quelli dei fantini della Giraffa e della Lupa; quest’ultimo rimontò subito a cavallo e seguitò la corsa senza però impegnarsi; gli altri due cavalli seguitarono la corsa scossi. Al Casato voltava: 1a Pantera, 2° Montone, 3a Civetta, 4° Leocorno, quindi gli altri. Al principio del 2° giro per un inciampone cadde il cavallo del Leocorno. La corsa per le altre due girate si ridusse ad un continuo sforzo del Montone per passare primo, ma che non vi riuscì perché più volte abilmente parato dalla Pantera.
Alla vincita arrivarono: Pantera, Montone, Civetta.
Appena terminata la corsa vi fu un ben nutrito scambio di pugni fra Ondaioli e Lupaioli, senza però alcuna conseguenza.
2a PROVA – Fu questa una prova che si svolse senza grande interesse. La Giraffa, partita prima dal canape, tale si mantenne per tutta la corsa, seguita alle spalle dal Montone, che però non s’impegnò a fondo. Durante l’ultimo giro si ebbe un poco di gara fra Lupa e Tartuca. Al primo giro al Casato cadde il fantino dell’Istrice, la quale caduta fece pure cadere il fantino della Selva. Il cavallo dell’Istrice si fermò. Alla vincita arrivarono: Giraffa, Montone, Tartuca. In seguito alla caduta fatta nella prima prova non corse il Leocorno.
3a PROVA – Quasi priva di qualsiasi interesse si svolse questa prova, in quanto la Pantera, partita prima dal canape tale si mantenne indisturbata per tutta la corsa. Durante la prima girata fu secondo il Montone, ma avendo questo trattenuto il cavallo, si ebbe poi un poco di gara fra Selva, Istrice e Giraffa, per quanto nessuno impegnasse seriamente il proprio cavallo. Alla vincita arrivarono: Pantera, Istrice, Selva. Il Leocorno per la ragione della prova precedente non poté correre che per la Prova Generale. La Civetta non poté correre nemmeno per il Palio, a causa di una forte distorsione alla rotella desta patita dalla propria cavalla.
Appena terminata la corsa vi fu uno scambio di pugni fra Panterini e Montonaioli, senza però alcuna conseguenza.
4a PROVA – Dal canape partì primo l’Istrice, che tale giunse a S.Martino, ma qui il cavallo si fermò e data una groppata gettò in terra il fantino. Entrò allora prima la Selva, secondo il Montone e durante il 2° giro si ebbe fra questi una bella gara, ed al principio del 3° giro il Montone entrò primo. Degli altri fantini nessuno prese parte attiva alla corsa. Alla vincita arrivarono: Montone, Selva, Giraffa. Il cavallo scosso dell’Istrice, giunto al Casato, tornò indietro ed entrò nel cortile del Podestà.
PROVA GENERALE – Dopo l’estrazione della consueta tombola a beneficio del Magistrato delle Contrade, e davanti ad un pubblico straordinariamente numeroso, fu corsa questa prova.
Quando ancora non erano entrate fra i canapi, la Pantera e la Selva, che erano chiamate nona e decima, il Montone (chiamato 2°) appettò ed il fantino cadde di là dal canape, senza farsi alcun male, ed il mossiere per evitare disgrazie fece scattare il canape e partì solo la Pantera, che subito si fermò. Fatti rientrare i cavalli al canape, e data la mossa, partì primo il Montone, seguito alle spalle dalla Giraffa, quindi dagli altri in gruppo. A S.Martino il Montone voltava primo pulito, e data la superiorità del cavallo tale si mantenne per tutta la corsa, nonostante che la Giraffa facesse, ma inutilmente, ogni sforzo per raggiungerlo. Anche la Lupa e la Tartuca durante il 2° giro impegnarono i loro cavalli, e ciò dette alla prova il tono di un grande entusiasmo.
Alla vincita arrivarono: Montone, Giraffa, Lupa.
PROVACCIA – Priva di qualsiasi interesse si svolse – come al solito – questa prova, che fu vinta dalla Lupa. Corsero gli stessi fantini che per il Palio.




|