In neretto chi vinse la prova; l'ordine delle dieci Contrade segue quello dell'estrazione, ossia è riferito alla prima prova.

Il Palio fu vinto dalla Pantera (vedi la scheda relativa)
I migliori cavalli d’identica forza tra loro toccarono alla Pantera (la cavalla vincitrice nell’agosto 1924), all’Oca (un cavallo nuovo chiamato Norge, forse superiore a tutti, ma non adatto per la nostra Piazza), alla Civetta (Lola, vincitrice nel luglio 1925) e alla Tartuca. Venivano quindi con poca differenza dai primi quello dell’Onda (Girardengo, toccato alla Giraffa nell’agosto 1925) e quello della Lupa (toccato all’Aquila nel luglio 1925). Erano mediocri quelli del Leocorno e della Chiocciola; il peggiore di tutti toccò all’Istrice.
1a PROVA – Alle ore 18 fu estratta la consueta tombola a beneficio del Magistrato delle Contrade, per il rinnuovamento dei costumi delle comparse; quindi davanti ad un pubblico numerosissimo fu corsa la prima prova.
Entrati che furono 7 cavalli fra i canapi, i fantini furono fatti uscire perché quasi tutti avevano cambiato il loro posto. Fatti entrare nuovamente fu un vero miracolo se non successe una caduta generale, perché il meccanismo che fa scattare il canape non funzionò, ed il canape naturalmente non cadde, onde i cavalli furono fatti nuovamente uscire. Aggiustato il meccanismo dello scatto, furono nuovamente chiamati i fantini fra i canapi e data la mossa, che riuscì assai bene. Partì prima la Pantera seguita dall’Onda, la quale riuscì a passare prima soltanto al 2° giro; fra gli altri si ebbe una discreta gara.
La Pantera al principio del 3° giro trattenne il cavallo, onde l’Onda arrivò prima a notevole distanza degli altri. Gli altri arrivarono alla vincita nell’ordine seguente: Tartuca, Selva e il cavallo scosso del Leocorno.
2a PROVA – Dal canape partiva prima l’Onda seguita dalla Civetta, e quindi dagli altri in gruppo. Fra le due prime si ebbe subito una bella gara, mentre terza era la Lupa. Al 2° giro alla pianata la Civetta riusciva a passare prima, mentre la Lupa raggiungeva l’Onda, che riusciva a passare dopo la voltata del Casato. Durante il 3° giro l’Oca, che era fra gli ultimi, spinse il cavallo riuscendo ben presto a prendere il 4° posto. Alla vincita arrivarono: Civetta, Lupa, Tartuca, Oca.
3a PROVA – A causa di un temporale scatenatosi sulla città alle ore 17, che rese la pista in condizioni pessime, la prova non fu corsa.
4a PROVA – Bruttissima fu la mossa, in quanto che molti fantini avevano cambiato il loro posto e non stavano fermi. Calato il canape partì prima la Lupa, seguita dall’Onda, che inutilmente per tutta la corsa cercò di raggiungerla.
Una discreta gara si ebbe sul principio del 3° giro fra Tartuca e Chiocciola, che erano terza e quarta. Al 2° giro a S.Martino cadde il fantino del Leocorno, ed il cavallo subito si fermò.
Alla vincita arrivarono: Lupa, Onda, Tartuca.
PROVA GENERALE – Molto pubblico assisteva a questa prova. La mossa fu bruttissima data la confusione che vi era nel gruppo dei primi entrati fra i canapi. Primi a partire, e quasi insieme, furono Oca, Pantera e Lupa, ma essendo stata l’Oca un poco ostacolata dalla Lupa, la Pantera si metteva subito prima, mentre seconda era l’Oca e terza la Lupa; venivano quindi gli altri in gruppo.
Durante il 1° giro l’Oca cercò, senza riuscirvi, di raggiungere la Pantera, quindi trattenne il cavallo. Entrò allora – principio del 2° giro – seconda la Lupa seguita dalla Tartuca. Al Casato (2° giro) il fantino della Lupa sbalzò da cavallo, rimanendo in terra ritto. Entrò allora seconda la Tartuca, che però non riuscì per tutto il resto della corsa a raggiungere la Pantera.
Fu molto lamentato per parte del pubblico che dopo il primo giro nessun fantino impegnò a fondo il proprio cavallo.
Alla vincita arrivarono: Pantera, Tartuca, Selva.
PROVACCIA – Durante il 1° giro si ebbe un poco di gara fra Pantera, Onda, Tartuca e Selva; quindi la prova non ebbe – come al solito – nessun interesse. Vinse la Tartuca.
Corsero gli stessi fantini che per il Palio.




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