In neretto chi vinse la prova; l'ordine delle dieci Contrade segue quello dell'estrazione, ossia è riferito alla prima prova.

Il Palio fu vinto dal Valdimontone (vedi la scheda relativa)
I migliori toccarono al Montone (Fanfara), all’Istrice, alla Pantera (Crognolo, cavallo vincitore di entrambe le carriere del 1921) ed alla Selva. Venivano quindi, con poca differenza rispetto ai primi quattro, i soggetti andati in sorte al Leocorno, all’Oca ed alla Tartuca. Un cavallo mediocre toccò al Nicchio. I peggiori furono assegnati all’Aquila e alla Civetta.
La sera del 29 giugno fu regolarmente corsa la prima prova.
Prima della corsa, sul Palco dei Giudici fu estratta una tombola a beneficio del fondo per il rinnovo degli storici costumi, indetta dal Magistrato delle Contrade con il premio di £ 200 per la cinquina e di £ 800 per la tombola.
Si ebbero in tutto cinque prove, perché la mattina del 2 luglio, a causa dell’arrivo in Siena del Principe di Piemonte, fu deciso di non correre la provaccia.
1a PROVA – Dal canape partivano: prima Oca, seconda Aquila, terza Pantera, quarto Leocorno; quindi gli altri in gruppo. A S.Martino voltarono: prima Pantera, secondo Leocorno, terza Oca, quarta Aquila. Alla Cappella (1° giro) cadeva di quarto il cavallo dell’Aquila, ma il cavallo rialzatosi continuava scosso la corsa. Durante il resto della prova fu una continua gara fra i primi tre, che però mantennero invariati i loro posti.
A S.Martino al 2° giro caddero i fantini del Nicchio e della Selva.
Alla vincita arrivarono: Pantera; Leocorno, Oca.
Appena terminata la corsa un gruppo di ocaioli assalirono a pugni e calci il fantino del Montone, a causa di rancori esistenti fra esso e il fantino dell’Oca (Meloni). Rombois fu gettato a terra e calpestato, e il contegno incivile e prepotente degli ocaioli fu da tutti deplorato.
2a PROVA – Dal canape partiva prima l’Oca, che subito veniva passata dalla Pantera e dal Leocorno. Dopo la voltata del Casato entrava secondo l’Istrice, che per quanti sforzi facesse durante il resto della corsa mai riuscì a raggiungere la Pantera.
Il Montone, partito ultimo dal canape, spinse il cavallo al principio del 2° giro, e ben presto entrò terzo a S.Martino. Al 3° giro cadde il fantino avendo il cavallo dato giù davanti, e questo subito si fermò. Alla vincita arrivarono: Pantera, Istrice, Selva.
Tanto a questa che alle prove successive non corsero Aquila e Nicchio, essendosi i loro cavalli azzoppati nella prova precedente.
3a PROVA – Questa prova si limitò ad una continua gara fra Pantera ed Istrice, seguiti alle spalle dalla Tartuca, che cadde al 3° giro a S.Martino. Degli altri nessuno prese parte attiva alla corsa, onde la prova fu poco interessante. La vittoria arrise alla Pantera.
4a PROVA – Interessantissima riuscì questa prova per la bellissima continua gara che vi seguì fra i migliori cavalli, cioè: Selva, Montone e Istrice, che alla vincita arrivarono in quest’ordine. La Pantera, che seguiva questo gruppo a brevissima distanza, cadde al 3° giro a S.Martino ed il cavallo si fermò.
PROVA GENERALE – davanti ad un numerosissimo pubblico fu corsa questa prova, che riuscì molto interessante.
Dal canape partiva prima l’Oca, che avanti S.Martino fu passata da Montone, Leocorno e Istrice. Dopo la voltata del Casato l’Istrice entrava secondo, mentre il Leocorno veniva molto distanziato dai primi due.
Bellissima fu durante gli altri due giri la lotta fra Montone e Istrice, senza però che a quest’ultimo riuscisse ad entrare primo. Pochi passi avanti la vincita cadde il cavallo dell’Istrice, ed il fantino Guglielmo Pantucci rimase a terra privo di sensi.
Alla vincita arrivarono: Montone, Leocorno, Selva.
Corsero gli stessi fantini che per il Palio, ad eccezione dell’Istrice il cui fantino fu portato allo spedale dove gli fu riscontrata una ferita alla testa, ed un principio di commozione cerebrale; dopo tre giorni però poté lasciare lo spedale.




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