In neretto chi vinse la prova; l'ordine delle dieci Contrade segue quello dell'estrazione, ossia è riferito alla prima prova.

Il Palio fu vinto dal Nicchio (vedi la scheda relativa)
I cavalli migliori, d’identica forza, toccarono all’Istrice, Nicchio, Onda e Civetta; quest’ultimo era però inferiore agli altri perché pochissimo adatto per la Piazza. Erano discreti quelli toccati al Bruco, Aquila e Pantera; erano cattivi quelli della Selva, Oca e Torre.
1a PROVA – Numerosissimo pubblico assisteva a questa prova, che si svolse con pochissima gara.
Dal canape partiva prima la Pantera, che tale si mantenne fino al principio del 2° giro, dove fu passata dall’Onda, e quindi dal Bruco, Istrice e Nicchio, i quali come partirono dal canape così arrivarono alla vincita. Al 2° giro sotto casa Sansedoni cadde il cavallo della Civetta, la quale caduta fece pure cadere il fantino della Selva e il di lui cavallo poco dopo si fermò.
Alla vincita arrivarono: Onda, Bruco, Istrice.
2a PROVA – Dal canape partì prima la Pantera, seguita dall’Istrice, quindi dagli altri in gruppo. Il Nicchio, partito fra gli ultimi, andò sempre acquistando terreno, ed alla salita del Casato al 2° giro passò l’Istrice, e quindi sotto casa Sansedoni la Pantera che era sempre prima.
Alla vincita arrivarono: Nicchio, Pantera, Istrice.
3a PROVA – La Pantera, partita prima dalla mossa, appena giunta a S.Martino fu passata dall’Istrice, Nicchio e Onda, che la seguivano in gruppo. Si accese allora fra i primi tre una magnifica gara, che continuò accanita per tutto il resto della corsa, riuscendo così una bellissima prova.
Il fantino della Civetta, che era fra gli ultimi, al 2° giro al Casato batté nel colonnino, tanto che poco mancò non cadesse, e poco dopo si fermò. Alla vincita arrivarono: Istrice, Nicchio, Onda. L’Aquila non corse avendo il cavallo zoppo.
4a PROVA– Dalla mossa partì prima la Pantera, seguita alle spalle dall’Onda, che alla Fonte era già prima. Voltati a S.Martino, tutti cominciarono a trattenere i cavalli, e la Civetta, che mai aveva compiuto tre giri, spinse per la prima volta il cavallo, e passati tutti gli altri alla 2a girata a S.Martino passò anche l’Onda e non più raggiunta da alcuno vinse la prova. Alla vincita arrivarono: Civetta, Onda, Istrice.
L’Aquila ed il Bruco non corsero per avere i cavalli zoppi.
PROVA GENERALE – La pioggia, caduta circa le ore 15 di questo giorno, rese assai cattiva la pista, di modo che nessun fantino s’impegnò nella corsa, e la prova riuscì di nessun interesse.
La Pantera, partita prima dal canape, fu al principio del 2° giro passata dall’Onda, che senza alcun contrasto si mantenne prima per tutto il resto della corsa. Alla vincita arrivarono: Onda, Selva, Torre. Corsero gli stessi fantini che per il Palio. Non corsero Aquila, Bruco e Civetta, avendo i cavalli zoppi.
Poco dopo le 21 del giorno 1° Luglio cominciò a piovere, e l’acqua cadde fortissima per quasi tutta la notte, tanto che rese impossibile l’esecuzione della Provaccia.
Circa le ore 8 del 2 Luglio, cominciò nuovamente a piovere, e questo impedì che molti forestieri, specie dai paesi vicini, si recassero a godere lo storico spettacolo. La pioggia poi impedì che ai rioni delle Contrade fossero, secondo l’usanza, issate le bandiere, il che tolse alla Città l’aspetto di festa che queste contribuiscono a darle. Verso il mezzogiorno il cielo si rasserenò, e non vi fu alcun dubbio che il Palio si sarebbe corso. La pista, resa addirittura impraticabile dall’acqua della notte, fu sollecitamente accomodata, ma riuscì molto pesante a causa della grande umidità del terreno.

prova del 1° luglio 1920




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