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- LE PROVE DEL PALIO DEL 17 AGOSTO 1920 -
pagina curata da Carmelo Lauretta e Alberto Fiorini



In neretto chi vinse la prova; l'ordine delle dieci Contrade segue quello dell'estrazione, ossia è riferito alla prima prova.


Il Palio fu vinto dal Leocorno (vedi la scheda relativa)


I migliori toccarono alla Lupa (avuto nel luglio dall’Istrice), al Leocorno (toccato nel luglio all’Onda) e all’Istrice. Toccarono discreti all’Onda (toccato nel luglio alla Pantera), Torre, Giraffa e Bruco; cattivi all’Aquila, Civetta e Chiocciola. La cavalla assegnata al Bruco, purtroppo, risultò zoppa a causa di una distensione del nodello anteriore sinistro. Naturalmente essa fu dispensata dal correre le prove, ma ciò non evitò una clamorosa protesta dei brucaioli, che, dopo la prima prova, abbandonarono l’animale nell’Entrone.

1a PROVA – Questa prova fu assai contrastata. Dal canape partiva prima la Torre, che tale si mantenne fino a S.Martino, dove fu passata dalla Lupa e dall’Onda. Alla voltata del Casato l’Onda poté passare la Lupa e mantenersi prima fino a Casa Sansedoni (2° giro), dove fu passata nuovamente dalla Lupa, che non più raggiunta da alcuno vinse la prova. Alla vincita arrivarono: Lupa, Onda, Istrice. Il Bruco non corse avendo il cavallo zoppo.
Corsa che fu questa prova, i brucaioli si rifiutarono di condurre via dall’Entrone il proprio cavallo, adducendo per pretesto che essi non lo volevano tenere perché il cavallo era zoppo prima di essere consegnato alla Contrada. Il cavallo fu preso in consegna dal Comune e, dopo lunghe trattative fra i rappresentanti del Bruco e l’Autorità Municipale, fu stabilito che il cavallo sarebbe stato esentato dal correre per le prove, e che per il Palio avrebbe corso con le gambe fasciate, contrariamente a quanto dispone l’art. del Regolamento del Palio, perché appunto quando fu provato corse appunto con le fasce; il tutto salvo che non vi fosse opposizione da parte delle altre nove Contrade partecipanti al Palio.
L’Assessore Emilio Piccolomini, f.f. di Sindaco, scrisse comunque al Capitano del Bruco per avvertirlo che l’Amministrazione si riservava i provvedimenti del caso per l’arbitrario abbandono dell’animale. Il 14 agosto, alle ore 16, i rappresentanti delle dieci Contrade partecipanti al Palio si riunirono sotto la presidenza dell’Assessore Piccolomini e, all’unanimità, acconsentirono alla richiesta del Bruco.

2a PROVA – Molto interessante fu questa prova per la gara continua che vi fu tra i migliori cavalli. Dal canape partì primo l’Istrice seguito alle spalle da un gruppo compatto di 6 cavalli, che a S.Martino voltarono tutti insieme. L’Istrice batté nei materassi e allora entrò prima la Lupa, ma al Casato fu nuovamente primo l’Istrice. A Casa Sansedoni (2° giro) la Lupa riprese il primo posto, che tenne fino al Casato, dove fu nuovamente passata dall’Istrice. A Casa Sansedoni (3° giro) la Lupa entrò nuovamente prima, e non più raggiunta da alcuno vinse la prova. Alla vincita arrivarono: Lupa, Istrice, Leocorno.

3a PROVA – Dal canape partiva prima la Lupa, ma, avendo trattenuto subito il cavallo, fu facilmente passata dal Leocorno, che a S.Martino voltava primo seguito dall’Onda. Il Leocorno si mantenne primo fino al 2° giro alla salita del Casato, dove, avendo trattenuto il cavallo, fu passato dall’Onda. Appena fu voltato al Casato (2° giro) cadde il cavallo della Torre, che era 3°, la quale caduta fece pure la Lupa che la seguiva alle spalle. L’Istrice e la Giraffa, che erano subito dopo la Lupa, si soffermarono per non cadere essi pure, onde l’Onda poté sempre più acquistare terreno e vincere facilmente la prova. Alla vincita arrivarono: Onda, Giraffa, Istrice.

4a PROVA – Questa prova non fu corsa a causa della pioggia caduta durante la notte, e che aveva ridotta la pista addirittura impraticabile.

PROVA GENERALE – Avanti la corsa fu estratta la consueta tombola a beneficio, quest’anno, dell’Associazione di Pubblica Assistenza, col premio di 700 lire per la tombola e di 200 per la cinquina. Un pubblico numerosissimo assisteva a questa prova, onde la piazza presentava un colpo d’occhio magnifico. Dal canape partiva prima l’Onda seguita alle spalle dal Leocorno, che a Casa Chigi passava primo. Seguivano l’Onda, la Giraffa e la Torre; quest’ultima tratteneva subito il cavallo. La Lupa, partita male dal canape, al 2° giro a Casa Sansedoni raggiungeva la Giraffa e l’Onda ed i 3 cavalli insieme uniti voltavano a S.Martino ad andatura velocissima, mentre il Leocorno si manteneva sempre primo. Alla Cappella era seconda l’Onda, 3 terza la Lupa, quarta la Giraffa. A casa Sansedoni (3° giro) la Lupa passava dopo una bellissima gara l’Onda e si avvicinava al Leocorno, ma per quanti sforzi facesse non riuscì a raggiungerlo. Alla vincita arrivarono: Leocorno, Lupa, Giraffa, Onda.

PROVACCIA – Senza alcun interesse si svolse come al solito questa prova, che fu vinta dalla Giraffa. Corsero gli stessi fantini che per il Palio.

La festa del giorno 16 agosto fu impedita dalla pioggia. Anche il giorno 17 il maltempo minacciò di guastare il Palio, ma a metà pomeriggio tornò il sereno.