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- LE PROVE DEL PALIO DEL 16 AGOSTO 1919 -
pagina curata da Carmelo Lauretta e Alberto Fiorini



In neretto chi vinse la prova; l'ordine delle dieci Contrade segue quello dell'estrazione, ossia è riferito alla prima prova.


Il Palio fu vinto dalla Selva (vedi la scheda relativa)


I soggetti migliori andarono in sorte alla Tartuca, la quale ebbe la cavalla che di luglio aveva avuto la rivale Chiocciola, alla Selva, che ebbe quella con la quale aveva corso la Torre a luglio, e alla Chiocciola. Erano ritenuti discreti i cavalli del Drago, del Bruco, vincitore a luglio per i colori del Leocorno, e della Torre, che a luglio aveva corso per la Lupa. Gli altri (Nicchio, Montone, Oca e Pantera) erano giudicati cattivi.

1a PROVA - Davanti ad un pubblico numerosissimo ebbe luogo la prima prova. Dal canape partì prima la Torre, seguita dall'Oca e dal Drago; venivano quindi gli altri in gruppo. Al principio del 2° giro la Selva, che dopo la voltata di S.Martino era entrata seconda, passò la Torre ed entrò prima. Alla salita del Casato (2° giro) la Selva venne raggiunta dalla Tartuca e nella voltata il fantino Ernesto Felli cadde, ed allora la Tartuca entrò prima e, non essendo stata più raggiunta da alcuno durante il 3° giro, vinse facilmente la prova. Alla vincita arrivarono nell'ordine seguente:. Tartuca, Drago, Torre.

2a PROVA - Nessuna Contrada prese parte attiva a questa prova, che perciò non destò alcun interesse. Dal canape partì primo il Bruco, che a Casa Sansedoni fu passato dalla Chiocciola. Alla salita del Casato (1° giro) la Chiocciola trattenne il cavallo ed allora entrò prima la Torre, che si mantenne tale fino al 2° giro a Casa Sansedoni, dove entrò primo il Nicchio, che dopo pochi passi venne passato dal Drago, che rimase primo per tutto il resto della corsa. Alla vincita arrivarono: Drago, Torre, Nicchio.

3a PROVA - Dal canape partirono primi in gruppo: Bruco, Drago e Chiocciola; a S.Martino voltava prima la Chiocciola, che tale si mantenne fino alla salita del Casato dove fu passata dal Drago seguito dalla Selva. Questa andò sempre guadagnando terreno, e alla salita del Casato (2° giro) passò facilmente prima. Alla vincita arrivarono: Selva, Drago, Tartuca.

4a PROVA - Dal canape partì primo il Bruco, ma alla Fonte fu subito passato dalla Chiocciola. Questa, che era sempre prima, alla salita del Casato trattenne il cavallo ed allora entrò primo il Drago che tale si mantenne fino al 3° giro a Casa Sansedoni, dove fu passato dalla Tartuca, che, non più raggiunta da alcuno, vinse facilmente la prova, mentre 2° rimaneva il Drago. Il fantino di quest'ultimo cadde al 3° giro alla voltata del Casato. Alla vincita arrivarono: Tartuca, il cavallo scosso del Drago, Nicchio.

PROVA GENERALE - Grandissimo era il numero degli spettatori che assisteva a questa prova. Poco dopo le 18 fu estratta la consueta tombola a beneficio del fondo per il rinnuovamento degli storici costumi delle Contrade, con il premio di £ 100 per la cinquina e di £ 500 per la tombola. La prova fu corsa circa le ore 19,30. Dal canape i 10 cavalli partirono in gruppo serrato; alla Fonte la Chiocciola prese la testa e si mantenne prima fino alla salita del Casato, dove, avendo trattenuto il cavallo, fu passata dal Drago, e quindi dagli altri. Il Drago si mantenne primo fino Casa Sansedoni al 2° giro, dove fu passato dalla Tartuca, che poi non più raggiunta da alcuno vinse facilmente la prova. Alla vincita arrivarono: Tartuca, Drago, Selva.

PROVACCIA - Questa prova fu, contrariamente al consueto, assai gareggiata. In partenza fu prima la Chiocciola, ma a Casa Sansedoni passò primo il Drago. Al principio del 2° giro entrò prima la Selva, che al principio del 3° fu raggiunta dalla Tartuca. Il fantino della Selva allora volle tenere indietro la Tartuca, mettendo un gomito attraverso il petto del fantino di quella. Il fantino della Tartuca allora dette due schiaffi all'avversario e passò primo. Alla voltata del Casato (3° giro) il fantino della Tartuca cadde, ma subito rimontò a cavallo, seguitò a correre e vinse la prova. Dopo la corsa avvenne una forte colluttazione fra tartuchini e selvaioli, e specialmente fra il fantino Bubbolo ed il selvaiolo Gino Lorenzetti. Volarono pugni e bastonate, ma ben presto guardie e carabinieri poterono separare i due contendenti.